Montesarchio: Antonio strappato ai suoi cari a 15 anni, morte disumana

Redazione
Montesarchio: Antonio strappato ai suoi cari a 15 anni, morte disumana

Montesarchio: Antonio strappato ai suoi cari a 15 anni, morte disumana. La morte di un ragazzo di appena 15 anni è come una bomba che esplode nel cuore di tutti. Nel giro di meno di dieci giorni, la Valle Caudina si trova a dover dire addio ad una vita giovanissima, strappata da un atroce destino dall’affetto dei suoi cari.

La scomparsa di Antonio

La scomparsa di Antonio D’Amelio sta provocando una serie di reazioni. Il 15enne viene pianto a Montesarchio, in provincia di Benevento, dove viveva alla frazione Varoni con la sua famiglia e dove, nella prima mattinata è morto. Ma anche ad Airola, sempre in provincia di Benevento, dove frequentava il terzo anno del Liceo Musicale presso l’istituto superiore Lombardi.

Tra i primi ad esprimere il dolore ed il lutto, il parroco don Liberato Maglione con un post su facebook dove ha pubblicato anche un foto di Antonio (La stessa che pubblichiamo). Ecco cosa scrive il sacerdote.

La Comunità di Airola è vicina alla Famiglia D’Amelio per la perdita improvvisa del figlio Antonio di Varoni, alunno del terzo superiore del Liceo Musicale dell’ Istituto  Lombardi. “Cari genitori, cari fratelli e sorelle, carissimi amici di banco, scuola, vita di Antonio, con voi piango, con voi mi pongo tante domande.

Questa morte è disumana, ma insieme possiamo solo che il dolore ci renda migliori. Un giorno avremo la risposta esatta…ma ora ringraziamo Dio per il dono di Antonio. Sia lui da oggi l’angelo custode della vostra vita e soprattutto sia la forza per i genitori“. Requiem …che tu possa suonare con gli Angeli e i Santi jn Paradiso …

Nelle parole della Dirigente scolastica Maria  Pirozzi tutto il dolore che ha colpito la comunità scolastica. “Antonio D’Amelio ci ha lasciati improvvisamente e prematuramente.

Tutti noi lo abbracciamo e lo vogliamo accompagnare con la preghiera in questo suo ultimo viaggio che lo sottrae alla vista ma non ai cuori e giammai al ricordo profondo e affettuoso di chi con lui ha percorso un tratto troppo breve della sua vita terrena.

Ho chiesto a Don Liberato e alla psicologa scolastica di andare in classe mercoledì per parlare un po coi ragazzi. A 15 anni è difficile comprendere il mistero della morte ed rielaborare questo dolore imparando a convivere con un banco vuoto”.

Peppino Vaccariello

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