Morta Armelia McQueen, addio all’attrice di Ghost

Redazione
Morta Armelia McQueen, addio all’attrice di Ghost

Morta Armelia McQueen, addio all’attrice di Ghost. Addio ad Armelia McQueen: l’attrice americana nota per “Ghost” si è spenta il 3 ottobre all’età di 68 anni.

Le cause della morte non sono state precisate a livello pubblico e l’annuncio della sua scomparsa è arrivata dall’amica Dorian Hannaway su Facebook.

“Ora sei davvero un angelo. La mia cara amica Armelia è trapassata. Ci lascia un adorabile ricordo perché era una delle più grandi amiche che si possa mai avere.”

“L’unica cosa più grande della sua bella anima era il suo straordinario talento. Ci ha regalato tanta gioia sul palco di Broadway così come nei suoi ruoli cinematografici e televisivi”.

Era la sorella di Whoopi Goldberg in Ghost

La McQueen interpretò il ruolo di Clara Brown in “Ghost”, pellicola di culto e dal successo immenso diretta nel 1990 da Jerry Zucker.

Con un indimenticato Patrick Swayze e Demi Moore. Era la sorella della co-protagonista Oda Mae Brown, il personaggio per cui Whoopi Goldberg vinse l’Oscar come miglior attrice non protagonista.

La carriera di Armelia McQueen

Nata il 6 gennaio 1952 nel North Carolina, Armelia McQueen studiò fashion design e quindi recitazione.

La sua carriera si è svolta soprattutto sulle assi dei palcoscenici teatrali, dove ha raggiunto la popolarità con “Ain’t Misbehavin'”.

Musical che rende omaggio alla black music e alla scena della Harlem Renaissance degli anni ’20-’30.

Al cinema, oltre all’apparizione in “Ghost”, l’attrice statunitense ha recitato in una manciata di film, tra cui “Bulworth – Il senatore” e “Life” e in diverse serie tv.

Gravissimo lutto per Nicola e Luca Zingaretti.

È morta Emma Di Capua, 86 anni, la mamma del segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, dell’attore Luca e di Angela. La signora era malata da tempo.

In una lettera inviata al quotidiano La Repubblica nel 20017 i fratelli Zingaretti hanno raccontato la storia della loro famiglia

Ester Della Torre, la loro bisnonna, fu deportata ad Auschwitz. La signora Emma si salvò praticamente per caso insieme alla sorella e ai genitori.

“Grazie a questo caso, noi oggi esistiamo. Non siamo ebrei, se non nelle radici culturali, perché non lo era nostra nonna materna, e quindi non lo è nostra madre.”

“Anzi, come in molte famiglie romane, anche nella nostra c’è un incontro fecondo di radici ebraiche, cattoliche e cultura laica: diversi orientamenti che hanno convissuto e si sono contaminati senza mai entrare in conflitto fra loro e arricchendosi.”

“Ma ai nazifascisti questo poco importava. Entrarono in casa a Monteverde Vecchio cercando la famiglia di Angelo Di Capua, nostro nonno.”

“E se nostra madre di 7 anni fosse stata li, sicuramente sarebbe stata arrestata e deportata e poi uccisa. Cosi è stato per milioni di uomini, donne e bambini in tutta Europa”.

La nostra storia, hanno scritto ancora i fratelli Zingaretti, “è una storia di cittadini di Roma, come tante altre storie di romani e romane.”

“Che racconta bene il legame tra i fatti storici e la memoria, i ricordi e le vite, gli intrecci che esistono in una comunità.”

“Questo, come altri esempi, chiarisce bene infatti come il 16 ottobre sia una ferita che ha colpito una comunità in particolare ma anche una ferita di tutti.”

“Non solo per naturali implicazioni etiche e valoriali di rifiuto dell’olocausto, ma anche perché ha coinvolto Roma e l’Italia.”

“Il 16 ottobre del 1943 è tra noi, nelle vittime, nei non nati, nelle famiglie distrutte, nei sopravvissuti e nei tanti che sono nati e oggi vivono perché il nazifascismo ha perso”.

“Ci uniamo al lutto della famiglia Zingaretti per la perdita della madre del presidente della Regione Lazio. Condoglianze”, comunica il gruppo della Lega al Consiglio regionale del Lazio. Fonte Fanpage

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