Morta la presidente della Calabria Jole Santelli

Redazione
Morta la presidente della Calabria Jole Santelli

Morta la presidente della Calabria Jole Santelli. È morta la presidente della Calabria Jole Santelli. La notizia è stata diffusa anche dal programma Omnibus su La7, ed è stata confermata dal numero due di Forza Italia Antonio Tajani.

La governatrice, 51 anni, a quanto si apprende ha avuto un arresto cardiaco, ed è deceduta nella sua abitazione di Cosenza. Da tempo lottava contro un cancro.

Chi era Joele Santelli

Nata a Cosenza il 28 dicembre 1968 (Capricorno), Jole Santelli ha lasciato la Calabria dopo il liceo per andare a studiare Giurisprudenza a La Sapienza di Roma.

L’ingresso nel mondo della politica è arrivato nel 1994 quando per la prima volta si è iscritta a Forza Italia. Due anni di ‘apprendimento’ prima di iniziare una collaborazione con l’ufficio legislativo alla Camera e al Senato.

L’approdo in Parlamento è arrivato nel 2001 quando nel terzo governo di Berlusconi ha ricoperto il ruolo di sottosegretario al ministero della Giustizia.

Quattro legislazioni a Montecitorio con l’incarico anche di sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Jole Santelli candidata del Centrodestra in Calabria

Nel 2019 la coalizione del Centrodestra ha deciso di candidare la forzista in Calabria. Una ‘scommessa’ vinta con oltre il 50% delle preferenze. Battuto Pippo Callipo.

Complice la sua riservatezza, si sa poco della sua privata, della sua relazione sentimentale e dei componenti della sua famiglia.

Nel corso della campagna elettorale delle elezioni regionali in Calabria è emerso pubblicamente un aspetto privato legato a Jole Santelli: la sua malattia.

A parlarne fù la stessa candidata.

“Non ho mai nascosto la mia malattia, qui tutti sanno, non voglio neanche però che essa mi perseguiti. Io sono in cura presso il reparto di oncologia di Paola. Sorpreso, vero?”

“Da noi ci sono medici eccellenti. Le eccellenze in un mare di incompetenza, clientelismo, ignavia annegano come sassolini nello stagno.”

“Lo so, tante cose non vanno. E io proverò a cambiare”. Ha anche raccontato un aneddoto relativo alla candidatura.

“Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiedo due minuti prima di accettare.”

“Chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale?”

“Il medico risponde: non solo puoi candidarti ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza“.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR