Morte bianca: operaio precipita per 30 metri

Redazione
Morte bianca: operaio precipita per 30 metri

Morte bianca: operaio precipita per 30 metri. Tragedia davanti alla Nuvola: il cestello si rovescia e l’operaio cade per 30 metri. L’ennesima morte bianca ha colpito Fabrizio Pietropaoli, 47 anni, romano, l’ultima vittima sul lavoro a Roma.

Il quarto operaio edile morto dall’inizio dell’anno in un cantiere della Capitale, il 74° dal 2003. Una strage infinita, anche a livello nazionale, della quale ha parlato ieri lo stesso premier Mario Draghi, annunciando provvedimenti urgenti per la prossima settimana in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il 47enne è caduto ieri pomeriggio per circa 30 metri dopo il rovesciamento del cestello dove lavorava in una delle «torri» in ristrutturazione all’Eur. Fra i primi ad accorrere sul posto gli investigatori del commissariato Esposizione.

La caserma dista poche decine di metri dalla «torre», che si trova dalla parte opposta di viale America, di fronte alla Nuvola di Fuksas. Per l’operaio non c’era più niente da fare. La zona è transennata, il cantiere chiuso.

In serata una parte dell’area è stata sequestrata. Secondo una prima ipotesi Pietropaoli stava salendo con il cestello quando all’improvviso il meccanismo di sicurezza sarebbe saltato, facendo oscillare l’ascensore nel vuoto fino a farlo rovesciare su un fianco.

Catapultato fuori dal cestello

Il 47enne è catapultato nel vuoto senza possibilità di scampo. Sotto choc gli altri operai con i quali era in compagnia da qualche minuto nella pausa pranzo. Anche perché di solito nel cestello salivano in più di uno.

L’apparecchio è sequestrato dalla polizia mentre la polizia scientifica ha svolto un sopralluogo insieme con gli ispettori della Asl di zona per verificare il rispetto nel cantiere delle misure di sicurezza sul lavoro.

Interrogati i responsabili dell’area, insieme con quelli della ditta per la quale Pietropaoli lavorava e gli stessi colleghi della vittima. Un grande appassionato di costruzioni, manovratore di gru ad alta quota, come mostrava nelle foto su Facebook a decine di metri d’altezza.

Le ultime cinque giorni fa, con il commento: “Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno della tua vita”. Altri messaggi li aveva postati nel maggio scorso. “Roma è bella pure quando piove”, aveva scritto dalla cabina di manovra.

La Procura della Repubblica, intanto, ha aperto un fascicolo e indaga per omicidio colposo e già oggi potrebbero esserci i primi responsabili a finire sotto inchiesta.

Condanna unanime

Unanime la condanna per l’ennesima morte bianca delle forze politiche, mentre l’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino sottolinea come la morte di Pietropaoli “ci chiama tutti ad una presa di coscienza e soprattutto ad una assunzione di responsabilità che non può ammettere distrazioni.

Abbiamo convocato una riunione urgente con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali in cui abbiamo messo al centro il tema della prevenzione chiedendo di realizzare in ogni luogo di lavoro un confronto preventivo tra rls/rlst e datore di lavoro sull’organizzazione delle attività».

Per Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio, insieme con Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil sollecitano “maggiori controlli e formazione del personale con sanzioni più pesanti per le aziende che non rispettano le regole fino alla sospensione delle attività”.

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