Morte di Francesca Russo: indagato per omicidio il datore di lavoro
Secondo la Procura della Repubblica di Velletri l'uomo avrebbe colpevolmente chiamato in ritardo i soccorsi

Morte di Francesca Russo: indagato per omicidio il datore di lavoro. Secondo la Procura della Repubblica di Velletri l’uomo avrebbe colpevolmente chiamato in ritardo i soccorsi.
Un imprenditore di 39 anni è sotto indagine per omicidio colposo in relazione alla morte di Francesca Russo, avvenuta il 19 maggio a Ciampino. Francesca, una estetista di 26 anni, aveva appena iniziato una relazione con lui.
La coppia aveva trascorso la serata insieme e si era poi recata a casa dell’uomo. Secondo quanto riportato dalla Procura di Velletri, l’accusa si basa sul presunto ritardo nel contattare i soccorsi da parte dell’uomo.
La morte di Francesca Russo è avvenuta nelle prime ore del 19 maggio 2024. I carabinieri avevano fermato entrambi mentre rientravano nella villetta a Ciampino alle 4:30 del mattino.
Una volta a casa, Francesca avrebbe lamentato un malessere e deciso di dormire sul divano, mentre l’uomo dormiva al piano superiore.
Alle 9:30, Francesca avrebbe comunicato un dolore al naso, ma l’intervento dei soccorsi è stato richiesto solo molto più tardi, quando ormai la situazione era drammatica. Restano da chiarire le cause di quel ritardo e il grado di responsabilità dell’imprenditore.
La famiglia di Francesca, che lavorava come responsabile desk e operatrice in un centro estetico nel quartiere Prati, ha espresso forti critiche verso il comportamento dell’uomo, con la madre che ha affermato.
“Non ha fatto niente per salvarla”. Il trentanovenne, iscritto nel registro degli indagati, ha deciso di non rispondere alle domande poste dai carabinieri durante l’interrogatorio.