Morto l’uomo che aveva ucciso la moglie. “Ce ne andiamo tutti e due”

Redazione
Morto l’uomo che aveva ucciso la moglie. “Ce ne andiamo tutti e due”

Una tragedia della disperazione. È morto la scorsa notte Francesco Polidoro, il pensionato di 83 anni che giovedì mattina, prima ha ucciso la moglie Anna Petronelli sparandole alla testa con la sua pistola nel loro appartamento a Cerignola (Foggia), poi si è sparato un colpo alla tempia.

Le condizioni dell’uomo erano apparse sin da subito disperate. Nella mattinata di giovedì era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al policlinico Riuniti di Foggia. L’uomo era stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio.

Durante una perquisizione nell’appartamento della coppia la polizia ha trovato un biglietto che lasciava presagire la volontà del pensionato: “ce ne andiamo tutti e due”. Inoltre, pare che l’uomo avesse anche pianificato nei dettagli i funerali per sé e la moglie.

Elementi che hanno portato la polizia a dedurre che il pensionato abbia premeditato il suo gesto, che sarebbe scaturito dalla grave forma di demenza senile che aveva colpito la donna. Il pensionato non sopportava più anche psicologicamente la situazione.

La ricostruzione

Dopo aver ucciso la moglie, infatti, l’uomo – questa la ricostruzione dell’accaduto – ha rivolto l’arma contro sé stesso, esplodendo un colpo alla testa. A scoprire l’accaduto è stato uno dei figli della coppia, che ha lanciato l’allarme alla polizia.

Come ogni mattina, l’uomo si era recato a casa dei genitori anziani per accudirli, ma la scena che gli si è presentata dinanzi era ben diversa. La madre era ancora nel letto con il viso insanguinato trafitto da un colpo d’arma da fuoco, mentre il padre, era ai piedi dello stesso letto, ferito alla testa e con accanto una pistola.

Il Pubblico Ministero e gli agenti intervenuti hanno da subito individuato un grave quadro indiziario che suggeriva che l’uomo potesse aver ucciso la moglie per poi tentare di togliersi anche lui la vita, facendola finita.

“L’arma era legalmente detenuta dall’anziano ed il gesto era stato, con tutta probabilità, premeditato dall’uomo; come testimoniato da un bigliettino ritrovato in un cassetto”, precisano dalla questura, come riporta Foggia Today.

Nei pressi del letto in cui si trovava l’anziana donna è rinvenuto un cuscino trafitto da alcuni fori, affumicati negli orli; segno evidente dell’utilizzo dello stesso per attutire il rumore dei colpi di pistola.

Nella ricostruzione dell’evento hanno avuto un ruolo decisivo anche le audizioni dei parenti più stretti della vittima. “E’ emerso – spiegano dalla questura – che la donna stava andando incontro ad un forte decadimento cognitivo e che tale situazione stava affaticando e rendendo molto insofferente il marito”.

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