Morto suicida l’ex consigliere regionale Angelo Burzi

Redazione
Morto suicida l’ex consigliere regionale Angelo Burzi

Morto suicida l’ex consigliere regionale Angelo Burzi. Si è tolto la vita qualche minuto prima della mezzanotte nel suo appartamento di piazza Castello, a Torino, Angelo Burzi, ex consigliere regionale di Forza Italia.

Burzi, 73 anni, ingegnere e imprenditore, una lunga carriera in politica, si è ucciso sparandosi alla testa con una pistola che aveva in casa e che era regolarmente detenuta. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione Po Vanchiglia.

Burzi ha lasciato, come riporta il sito torino.repubblica.it, alcune lettere destinate alla moglie e alle due figlie. Le indagini sono in corso per capire le motivazioni del gesto; ma Burzi aveva da poco scoperto di essere malato.

La fondazione Magellano, promossa cinque anni fa, era la sua ultima iniziativa. Un pensatoio per rilanciare Torino perché come aveva detto in un’intervista a “Lo Spiffero” “bisogna ragionare guardando a dopodomani, perché dall’attuale situazione critica in cui vive Torino e, di conseguenza, il Piemonte non si esce in un batter d’occhio”.

Il dolore per Rimborsopoli

Ma Burzi è stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte, nel 1993. Fu eletto per la prima volta in consiglio regionale nel 1995. Venne rieletto nel 2000, nel 2005 e nel 2010. Nel 2012 diede vita al gruppo Progett’Azione.

Dal 1997 al 2002 ricoprì la carica di assessore al bilancio nella giunta Ghigo. E’ stato chiamato in causa nei processi celebrati dal tribunale di Torino (in parte ancora in corso) per le presunte irregolarità nell’utilizzo dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari, meglio nota come Rimborsopoli.

Una vicenda della quale – raccontano gli amici di partito – “continuava a soffrire: si sentiva perseguitato”. Proprio due settimane fa, il 14 dicembre, era stato condannato a tre anni dalla Corte d’Appello di Torino per l’inchiesta sulle “spese pazze” dei gruppi consigliari.

Lo Russo: riferimento liberale

“Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Angelo Burzi. È stata una persona con la quale era sempre intenso il dialogo ed il confronto politico”.

Lo dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. “È stato – continua – un punto di riferimento per l’area liberale, come assessore, consigliere regionale e come promotore di dibattito politico cittadino”.

Cota: non si dava pace

“Angelo era intelligente, ma soprattutto di grande onestà e rettitudine. Ha vissuto con profonda ingiustizia Rimborsopoli, sulla quale credo sia ora necessario un approfondimento”. L’ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, si commuove parlando di Burz.

E aggiunge: “In questi anni ho cercato di stargli accanto, ma ognuno reagisce a modo proprio. Angelo non si dava pace della ingiustizia con cui è stata gestita la vicenda Rimborsopoli, una delle pagine più incredibili della recente storia giudiziaria”.

Le altre reazioni alla notizia

“Ho appreso della tragica scomparsa di Angelo Burzi. Sono vicina ai familiari, ed a chi gli è stato vicino in questi anni. A loro esprimo sentite condoglianze ed i sentimenti del più profondo cordoglio”.

Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. “Sorpresa e costernazione” la esprime Osvaldo Napoli, deputato di “Coraggio Italia”, che aggiunge: “Ho conosciuto e apprezzato un politico integerrimo, un uomo di assoluta integrità personale.

Anche se la politica ci ha messo spesso su posizioni diverse, non è mai venuta meno la mia considerazione e la mia stima per le sue qualità. Sono vicino ai familiari e a loro esprimo il mio sincero e profondo cordoglio”.

“Angelo Burzi è stato e resterà per sempre un punto di riferimento per l’area liberale che compone il nostro partito. Non è solo stato solo uno dei fondatori di Forza Italia a livello locale ma anche il primo e l’unico a creare una scuola di formazione politica degna di questo nome”. Così, in una nota, Marco Fontana, coordinatore cittadino di Forza Italia a Torino.

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