Muore camionista schiacciato da un cancello

Redazione
Muore camionista schiacciato da un cancello

Muore camionista schiacciato da un cancello. Schiacciato dal cancello di ingresso della cascina dove stava entrando, un autotrasportatore è morto nel primo pomeriggio in una azienda di Soncino, in provincia di Cremona.

L’uomo, un 52enne di origine moldava residente a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Vicenza, è stato immediatamente soccorso dal 118 orceano. Ma non c’è stato nulla da fare.

Le indagini sono ora in mano ai carabinieri di Soncino supportati dall’Ats della Valpadana. Anche se è indubbio che la morte sia stata accidentale bisognerà far luce sulle cause e sulla dinamica e nessuna pista può essere esclusa a priori.

La profonda campagna soncinese

La tragedia si è consumata nella profonda campagna soncinese, lungo la via Prevosta, nella località storica della Cascina Roccolina, uno dei più antichi rustici del contado.

L’aspetto più spigoloso e complesso dell’intera vicenda riguarda proprio il cancello, una struttura imponente e robusta, del peso di diversi quintali, ad apertura manuale.

Il 52enne non era alla sua prima consegna e conosceva bene la procedura. Qualcosa però è andato storto. Il cedimento può essere dovuto a una miriade di fattori ancora da sondare.

Adesso resta solo il dolore della moglie e dei titolari dell’azienda di cui era stimato e apprezzato collaboratore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Soncino, la Polstrada di Crema, i vigili del fuoco di Cremona e l’Ats Val Padana.

Ragazzo salva compagni scuolabus e autista colto da malore

L’autista si era accasciato mentre era al volante del mezzo. E’ riuscito ad accostare, ma non a spegnere il bus. A portare in salvo i ragazzi ci ha pensato il 13enne, chiedendo anche l’aiuto di una ambulanza per soccorrere l’uomo.

Ha premuto il tasto di apertura delle porte e ha fatto scendere tutti, correndo appunto poi in una casa vicina ad avvertire il Suem. A raccontare con orgoglio l’episodio è il nonno, Fabio, che ha voluto spiegare l’accaduto anche al governatore Luca Zaia.

“Mio nipote – ha scritto – capendo la gravità della cosa ha permesso di portare l’autista al pronto soccorso con un sospetto attacco cardiaco. Si è comportato in modo esemplare dove, forse, molti adulti non avrebbero agito con la stessa prontezza. Sono un nonno orgoglioso”.

La risposta del Presidente del Veneto non si è fatta attendere: “auspico che il coraggio e la determinazione dimostrati da un ragazzo di 13 anni siano di esempio, non solo per i suoi pari, ma anche per noi adulti nell’affrontare inaspettate situazioni emergenziali”. (Fonte Ansa)

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