Muore carbonizzato nel tentativo di spegnere un incendio

Redazione
Muore carbonizzato nel tentativo di spegnere un incendio

Muore carbonizzato nel tentativo di spegnere un incendio. Il corpo semicarbonizzato di un 78enne, Antonio Silipo, residente in contrada Forca del comune di Dinami, è stato ritrovato nella tarda serata di ieri ad Acquaro, piccolo centro dell’entroterra vibonese.

L’uomo sarebbe stato investito dalle fiamme di un incendio boschivo partito ieri dal proprio fondo agricolo. Le fiamme si sarebbero poi propagate e il pensionato sarebbe morto nel tentativo di spegnere il rogo.

A ritrovare il cadavere sono stati alcuni parenti dell’uomo, impegnati nella ricerca del loro congiunto di cui si erano perse le tracce. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri per stabilire l’esatta dinamica dei fatti.

Si tratta dell’ennesima vittima di un’estate contrassegnata da incendi devastanti in tutta la Calabria. Non è da escludere che l’anziano sia stato colto da malore mentre controllava le fiamme. Presumibilmente a causa del fumo potrebbe avere perso i sensi rimanendo così inerme davanti al rogo in espansione.

Covid in Calabria, rialzo in terapia intensiva. Le vacanze frenano le vaccinazioni

Il virus non segue mai la medesima traiettoria, non perde mai tempo, non aspetta. Colpisce all’improvviso, colpisce a tradimento. Ieri ha ucciso ancora. Una donna di Cassano Jonio è morta a Cosenza, nella Rianimazione dell’“Annunziata”, a poche ore dal suo ricovero.

Aveva 62 anni e una incredibile fame d’aria che neppure in terapia intensiva si è riusciti a fermare. Le altre due vittime rappresentano un ricalcolo (si tratta di decessi a domicilio che risalgono al 18 novembre e al 14 dicembre dello scorso anno) che non c’entra con lo scenario attuale.

La circolazione sempre più dinamica delle varianti inquieta gli esperti alle prese con una campagna di vaccinazione frenata inevitabilmente dalla vacanza d’agosto.

La Regione ha dichiarato 201 nuovi casi (lunedì erano 95), distillati attraverso la lettura di 3.254 tamponi (le nuove persone testate sono state 2.808) con un tasso di positività del 6,18%.

Ospedali

Non proprio entusiasmanti le performance registrate nelle ultime 24 ore dai servizi assistenziali regionali. Complessivamente, si sono registrati saldi positivi sia in area medica (un paziente in più con due ricoveri e una dimissione) sia, soprattutto, in terapia intensiva (+4).

Una svolta preoccupante dal punto di vista statistico perché, per la prima volta da quando si è scelto di fare pesare l’Rt ospedaliero nelle decisioni politiche, il numero complessivo dei ricoverati calabresi sale a quota 121.

Riflettori puntati sul tasso di occupazione che in area critica, con i quattro nuovi ingressi, è balzato al 6,51% (in zona gialla si entra col 10%). In crescita anche la presenza di pazienti nei reparti covid.

110 su 797 letti disponibili, che raggiunge il 13,80% (il limite è al 15%). Dati che dovrebbero, comunque, consentire alla Calabria, in assenza di clamorose impennate, di mantenere la zona bianca almeno per un’altra settimana.

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