Muore investito sulla A14: si era fermato a prestare soccorso
Muore investito sulla A14: si era fermato a prestare soccorso. Duplice incidente con una vittima, nella notte, sull’autostrada A14 nel tratto compreso tra Imola e Castel San Pietro in direzione Bologna all’altezza del chilometro 38,5.
Un uomo di 78 anni è rimasto ucciso sulla A14 in direzione Bologna. Stando a quanto si apprende dalle prime informazioni riportate da ‘Il Resto del Carlino’, il 78enne si era fermato per prestare soccorso ad un automobilista che si era schiantato.
Si chiamava Renzo Cristiani, di Bologna. Pensionato, era uno dei soci della onlus Avpl di Castel Maggiore che si occupa di attività di educazione e sicurezza stradale in collaborazione con le polizie locali, oltre che di assistenza a disabili e altre iniziative di solidarietà.
In particolare – è spiegato da Autostrade per l’Italia in una nota – a seguito di un primo incidente autonomo ai danni di una macchina , «il conducente di una seconda auto, fermatosi per prestare soccorso, ha perso la vita dopo essere stato investito da una terza autovettura».
Le dinamiche dell’impatto
La polizia stradale è a lavoro per stabilire le dinamiche dell’accaduto. Nell’incidente a catena sarebbero rimaste coinvolte altre tre persone: due donne di 27 e 46 anni e un uomo di 29. Sono trasportati all’ospedale Maggiore con lievi ferite.
Alla luce dell’incidente il segmento autostradale è temporaneamente chiuso al traffico ed è stato riaperto poco dopo le 4, senza creare grosse difficoltà allo scorrimento agevole del traffico.
Sequestrata e violentata in una tenda in un parco a Modena
Sequestrata in una tenda allestita all’interno di un parco pubblico e sottoposta a violenze sessuali da un uomo che si era offerto di farle da guida nella città dove era appena arrivata. La polizia ha arrestato a Modena, come riporta il Resto del Carlino, un uomo di 52 anni, cittadino marocchino, senza fissa dimora.
La vittima, secondo quanto accertato dagli agenti delle squadre volante e mobile, è una 25enne marocchina giunta il giorno prima nella città emiliana per lavoro.
Dopo aver convinto la donna notata in un bar a seguirlo, proponendole anche una cena, l’avrebbe condotta nella zona del parco a ridosso del Policlinico. Qui l’avrebbe costretta, sotto la minaccia di un coltello, a seguirlo nella tenda dove vive.
Lì l’avrebbe sottoposta a violenze sessuali, la notte tra mercoledì e giovedì, prima che la vittima, il mattino di giovedì, riuscisse a dare l’allarme. L’arresto, convalidato dal giudice per violenza sessuale, sequestro di persona e rapina (l’uomo si è fatto consegnare i soldi in possesso della vittima), è avvenuto in flagranza di reato.
Il 52enne, con precedenti per reati di droga, ora è in carcere in misura cautelare; mentre la vittima è portata all’ospedale per la cure del caso.