Muore nel lago dove pescava

Redazione
Muore nel lago dove pescava

Muore nel lago dove pescava. E’ scivolato, per cause ancora da accertare, dentro il laghetto artificiale dove stava pescando. Un uomo di 65 anni muore in serata ai laghetti di Pieve, nella prima periferia cittadina di Reggio Emilia.

Sul posto dell’annegamento sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno potuto soltanto recuperare il corpo dell’uomo ormai senza segni  di vita. Intorno alle 18.40 è scattato l’allarme per la scomparsa dell’uomo, rinvenuto poi morto circa due ore dopo.

Sul posto della tragedia anche la polizia con squadra mobile e Scientifica che indagano sull’accaduto. Al momento, l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di un malore che potrebbe aver causato la caduta in acqua del pescatore.

Rapina in centro: sparano a salve e portano via 15mila euro di orologi

Stava tornando nel parcheggio dove aveva lasciato l’auto, a un passo dal centro, proprio dietro a San Vitale. E proprio lì è stato rapinato. Verso la tarda mattinata di oggi, infatti, un 38enne del Bolognese si è visto portare via circa tra i 15mila e i 20mila euro euro di orologi: la stima esatta è ancora in corso.

L’uomo è il titolare di una ditta che li produce ed era appena stato in centro a mostrare i modelli in alcune gioiellerie della città: stava salendo nuovamente in macchina per andare via, quando è stato affrontato da due malviventi a volto coperto, armati di pistola a salve.

I due, con casco e mascherina e a bordo di uno scooter grigio, gli hanno intimato di consegnare la valigetta e lo zainetto che aveva con sé, mostrandogli una pistola. A quel punto – non è chiaro se di proposito o per errore – è stato esploso un colpo a salve.

Il 38enne ha poi lasciato i suoi effetti sull’asfalto, subito raccolti dai due che sono fuggiti sullo scooter facendo perdere le loro tracce. Sul posto, oltre alle Volanti della polizia, sono intervenuti squadra Mobile e Scientifica.

La refurtiva, in via di esatta quantificazione, a una prima stima ammonta a circa una settantina di orologi. Dell’accaduto è stato avvisato il pubblico ministero di turno Stefano Stargiotti.

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