Muore nell’auto in fiamme: guidava senza patente
Muore nell’auto in fiamme in un incidente stradale: guidava senza patente. Si aggrava il bilancio dell’incidente avvenuto nei giorni scorsi a Lumezzane. Muore, infatti, un altro dei feriti convolti nell’incidente mortale. L’auto sulla quale viaggiavano aveva finito la corsa contro un muro.
Nell’incidente aveva già perso la vita Marco Rossi, 31enne, era alla guida dell’auto e non avrebbe mai conseguito la patente. E’ una delle notizie che emerge nella fatale vicenda che ha visto coinvolti altre tre persone.
Tra queste anche il 19enne – che si trovava in auto con lui – e che è deceduto a causa delle gravi ustioni riportate.
La forte velocità
Marco Rossi era alla guida della Renault Clio che, tra giovedì e venerdì, è uscita di strada e si è schiantata contro alcuni tubi del gas. L’auto era stata notata qualche minuto prima da una pattuglia di carabinieri.
Gli uomini dell’Arma avevano notato come l’auto procedesse a una velocità elevata. Avevano quindi deciso di seguirla. Una volta girato l’angolo, all’altezza di via Brescia, i carabinieri hanno solo visto l’alta colonna di fumo e le fiamme.
In salvo solo tre passeggeri
Soccorsi subito i passeggeri, sono riusciti a portarne in salvo solo tre. Per il 31enne, considerate le condizioni dell’auto, non è stato possibile fare più nulla.. Sono stati poi i vigili del fuoco a riuscire a liberarlo ormai carbonizzato.
Ieri, venerdì 24 giugno, si è spento anche l’amico Giorgio che era ricoverato all’ospedale Civile di Brescia: troppo gravi le ferite riportate. Restano gravi, seppur meno problematiche, le condizioni degli altri due 21enni. Uno si trova sempre al nosocomio di Brescia mentre l’altro è ricoverato al Centro Grandi Ustioni di Verona.
Rossi non era patentato
Da una prima ricostruzione, è probabile che Rossi – a causa dell’asfalto bagnato e della velocità – abbia perso il controllo del mezzo. Nell’impatto, si è lesionato il serbatoio: la fuoriuscita di benzina ha fatto poi sì, che l’auto prendesse fuoco.
Dagli accertamenti è poi emerso che il 31enne, che aveva anche alcuni precedenti penali alle spalle, era in possesso solo della patente A per la moto: la stessa che gli era poi stata sequestrata perché trovato in stato di ebbrezza.