Muore operaio di 25 anni. Precipita da tre metri d’altezza

Redazione
Muore operaio di 25 anni. Precipita da tre metri d’altezza

Muore operaio di 25 anni. Precipita da tre metri d’altezza. Un operaio di 25 anni del Trevigiano ha perso la vita oggi a causa di un incidente sul lavoro. La tregedia è avvenuta alla “Fem Impianti” di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza.

Fatale al giovane lavoratore, sposato e padre di due figli piccoli, la caduta improvvisa da una scala da un’altezza di circa tre metri; mentre stava effettuando un intervento. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime a causa di un trauma cranico.

Immediato l’allarme, lanciato dagli altri dipendenti della ditta: sul posto è giunta un’ambulanza dell’ospedale di Bassano del Grappa. I sanitari hanno stabilizzato l’operaio sul posto per poi tentare una disperata corsa verso l’ospedale, dove però il 25enne è deceduto.

Sul posto per i rilievi, con lo scopo di chiarire la dinamica dell’infortunio mortale, i carabinieri della locale compagnia e i tecnici dello Spisal dell’Ulss 7, intervenuti per un sopralluogo e che inoltreranno ora una relazione al magistrato di turno, già informato della tragedia.

Furti nelle case e pestaggi, catturata banda dei ‘predoni’

I Carabinieri di Padova hanno eseguito sei fermi per indiziato di delitto a carico di altrettanti cittadini albanesi gravitanti nei comuni di Spinea e Favaro Veneto (Venezia) sospettati di essere gli autori di 40 furti in abitazione e di auto avvenuti nel padovano.

Oltre che in Friuli Venezia Giulia e Toscana da settembre a oggi. In un caso la banda aveva pestato a sangue con mazze e bastoni il titolare di un bar di Noventa Padovana, provocandogli lesioni per 60 giorni.

L’aggressione è commessa il 10 dicembre scorso. Al momento non ci sono indizi che facciano attribuire alla banda gli agguati agli imprenditori nelle ville di alcuni imprenditori trevigiani a Mogliano Veneto avvenuti tra il novembre e dicembre scorso.

Il modus operandi della banda prevedeva il furto di un’auto di grossa cilindrata, per garantirsi una fuga veloce, e l’irruzione nelle abitazioni tramite un foro negli infissi. I numerosi furti avevano provocato un serio allarme sociale nel padovano.

Tanto da richiedere l’intervento del Prefetto che nei mesi scorsi aveva convocato sindaci e forze dell’ordine. I provvedimenti di fermo sono eseguiti dai Carabinieri di Piove di sacco con i colleghi di Padova, Abano Terme, Monfalcone; e con le unità cinofile antidroga e anti-esplosivo del nucleo di Bologna. (ansa)

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