Nadia Rinaldi ai Soliti Ignoti, la trasformazione fisica e lotta contro il Covid
Nadia Rinaldi ai Soliti Ignoti, la trasformazione fisica e lotta contro il Covid. Nadia Rinaldi è la protagonista della puntata del 2 maggio de I Soliti Ignoti. Puntata speciale per Amadeus, grande tifoso dell’Inter.
Ieri sera ha festeggiato il suo diciannovesimo scudetto sopraggiunto matematicamente grazie al pareggio dell’Atalanta. Il gioco del prime time di Rai1 ha visto come protagonista l’attrice romana che, all’età di 53 anni, ha già vissuto numerose trasformazioni.
Dopo aver perso più di 80 kg, il fisico e l’aspetto radicalmente cambiato, Nadia Rinaldi ha anche affrontato il dramma del Covid. La vita privata di Nadia Rinaldi è stata costellata da numerose difficoltà.
Nadia Rinaldi, la vita privata: il suo ex marito e i due figli
È stata sposata con Francesco Toraldo con cui ha avuto sua figlia Francesca. In una intervista recente, al programma di Eleonora Daniele “Storie Italiane”, si era lamentata dell’assenza dell’ex marito.
Aveva raccontato che il suo ex marito era poco presente nella vita di sua figlia. Nadia Rinaldi ha anche un altro figlio, si chiama Riccardo Mandolini ha 21 anni ed è nato dal rapporto dell’attrice di “Faccione” con l’attore teatrale Mauro Mandolini.
Le operazioni chirurgiche, il Covid e la paura di morire
Proprio Riccardo Mandolini è stato un grande protagonista di una serie Netflix molto popolare: “Baby”. In una intervista concessa al settimanale “Nuovo”, Nadia Rinaldi ha raccontato il suo percorso di dimagrimento.
“Ho voluto riacquistare la mia autostima in modo da poter avere di nuovo la forza di guardarmi allo specchio come quando avevo 16 anni”. Nadia Rinaldi ha trasformato se stessa perdendo ottanta chili.
Attraverso dieta e una serie di interventi per la modellazione dell’addome e la rimozione della pelle in eccesso è riuscita ad acquistare una forma da silhouette. Nadia Rinaldi ha affrontato anche la tragedia del Covid.
Ha raccontato la sua esperienza terribile, passando più di 28 giorni a letto riuscendo ad alzarsi a fatica e non riuscendo a dormire né tantomeno a mangiare: “Ho davvero avuto paura di morire, mi tormentava l’idea di come avrebbero fatto i miei figli senza di me”.