Napoli: clochard muore nel degrado della Galleria Umberto

Redazione
Napoli: clochard muore nel degrado della Galleria Umberto

Napoli: clochard muore nel degrado della Galleria Umberto. Un clochard di 49 anni, Salvatore, è morto nella Galleria Umberto I di Napoli per arresto cardio circolatorio. A stabilirlo   I soccorritori dell’unità Emergenze sociali della polizia municipale intervenuti mentre stavano effettuando un giro di perlustrazione.

La Galleria Umberto I, una volta il salotto buono della città di Napoli, a due passi dal teatro San Carlo, dalla scenografica piazza del Plebiscito e dalla vivace via dello shopping di Via Toledo, è diventata luogo di degrado.

Non solo per la poca pulizia, ma anche per atti di violenza che si perpetrano quasi ogni giorno all’interno degli spazi della Galleria e per la presenza sia all’interno che all’esterno di gruppi di senza tetto.

Da sottolineare che il Comune di Napoli già da qualche mese si è dato da fare per fornire un alloggio ai clochard, o a parte di essi, in centri di accoglienza. Un intervento che, però, non ha dato i frutti sperati. Parecchie persone, infatti, hanno scelto di restare per strada.

Napoli: la situazione non è cambiata

Tanti gli impegni presi dal Comune di Napoli ma pochi i fatti secondo uno dei portieri dei quattro palazzi al centro: “Il sindaco aveva promesso che sarebbero intervenuti con costanza ma non è cambiato granché”. E questo nonostante le numerose riunioni in Prefettura a Napoli per discutere di sicurezza dell’area.

Il Comune si impegnava a “proseguire gli interventi finalizzati all’accoglienza dei clochard presso idonee strutture”. Inoltre si parlava di controllo del monumento dalle 8 alle 20 da parte della polizia municipale e il restauro del pavimento e della cupola.

“Sono, però, passati quasi 6 mesi e il Comune di Napoli non è stato in grado di sostituire un gradino di marmo, né uno degli oblò rotti sul pavimento. Sono disposto a pagarli io. Tutti noi condomini, tranne forse due soli civici su 12, abbiamo rifatto a spese nostre le facciate, mentre il Comune non ha fatto nulla.

Addirittura ci piove in Galleria, perché la cupola è marroncina, ha la ruggine”, ha affermato Riccardo Pierantoni, uno dei residenti. Un primo sopralluogo per la cupola c’è stato ad inizio giugno: sul posto i tecnici di Comune, Soprintendenza e condomini.

“I vigili promessi per il controllo all’inizio si vedevano tutti i giorni. Ora solo in modo saltuario”, ha proseguito il residente. “Per esempio ieri pomeriggio alcuni giovanotti coi monopattini scorrazzavano e nessuno è intervenuto”, conclude.

La replica dell’assessore alla sicurezza

Parole che non sono piaciute ad Antonio De Iesu, assessore alla Sicurezza, che ha replicato in modo durissimo: “Chi lo dice che i vigili non ci sono? Non è vero, sono in presidio fisso dalle 8 alle 20. Mi sono rotto le scatole di parlare sempre di Galleria. Per i lavori parli col Prefetto”.

Per aumentare la sicurezza nella Galleria Umberto c’è bisogno di poter coinvolgere i privati che dovrebbero pagarsi la vigilanza notturna. Ma non tutti i condomini sono d’accordo sotto questo aspetto.

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