Napoli, Paolo Ascierto: si avvia la Fase 3 per il vaccino contro i tumori

Redazione
Napoli, Paolo Ascierto: si avvia la Fase 3 per il vaccino contro i tumori

Napoli, Paolo Ascierto: si avvia la fase 3 per il vaccino contro i tumori. “Ci vorrà qualche anno prima di avere i risultati di quest’ultima fase dello studio clinico”.

Il vaccino contro i tumori in fase di studio e ricerca a Napoli entra nella cosiddetta “Fase 3”, quella cioè dell’arruolamento dei pazienti con diagnosi di melanoma radicalmente operato.

Lo ha annunciato l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, tra i primi al mondo ad aver avviato lo studio clinico di Fase 3 del vaccino anti-cancro a mRNA di Moderna nei pazienti con melanoma.

Inizia così l’ultimo passo prima che il vaccino possa essere autorizzato dalle autorità. L’annuncio è dato durante la nona edizione dell’Immotherapy e Melanoma Bridge in corso in questi giorni.

L’immunoterapia rappresenta la rivoluzione più importante negli ultimi 10 anni in campo oncologico, abbiamo iniziato con il melanoma e ora molti farmaci, come i cosiddetti inibitori dei checkpoint immunitari, vengono utilizzati contro altri tipi di tumore, come quello del rene, della vescica e del polmoni.

Con molta probabilità avverrà la stessa cosa per il vaccini a mRNA: cominceremo con il melanoma per poi estenderne l’utilizzo contro altre forme di cancro“, ha spiegato il professor Paolo Ascierto.

E’ il presidente del convegno e direttore del dipartimento di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli.

Vaccino che come scopo non ha “quello di prevenire la malattia ma di aiutare e supportare il sistema immunitario dei pazienti a riconoscere e ad attaccare più efficacemente il tumore”.

A due anni dalla somministrazione, i dati mostrano una riduzione del rischio di recidiva o morte del 44% in chi lo ha ricevuto in combinazione con il pembrolizumab, farmaco immunoterapico.

Ma Paolo Ascierto predica calma: “Ci vorrà qualche anno prima di avere i risultati di quest’ultima fase dello studio clinico. La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili”.

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