Natale, ecco come funzionerà, dai ristoranti agli spostamenti tra regioni

Redazione
Natale, ecco come funzionerà, dai ristoranti agli spostamenti tra regioni

Natale ecco come funzionerà, dai ristoranti agli spostamenti tra regioni. Il prossimo 3 dicembre scadono le misure anti Covid attualmente in vigore. E il governo sta studiando un nuovo dpcm, che servirà a definire le regole per la vita quotidiana in vista delle feste natalizie.

In un periodo in cui negozi e ristoranti solitamente i più affollati, e i cittadini sono abituati a spostarsi da una Regione all’altra, per tornare a casa o semplicemente per trascorrere una vacanza.

Non sarà un ‘liberi tutti’

Come continuano a ripetere governo e scienziati, e ci dovremo aspettare ancora restrizioni, perché non basta che l’indice Rt diminuisca o che la curva dei contagi si appiattisca. Il virus circola ancora, e un’apertura indiscriminata comporterebbe un serio rischio di produrre una terza ondata a gennaio.

“Saremo molto severi, non possiamo permettere che si riveda il film dell’estate”, ha spiegato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Sottolineando che “si contrasteranno in tutti i modi eventuali pulsioni ad aprire dei governatori”.

Regole per la scuola

Si parte quindi dalla scuola: al momento tutti gli studenti delle scuole superiori, in tutte le Regioni, fanno lezione a distanza, e così rimarrà anche per il prossimo mese.

La riapertura delle scuole secondarie di secondo grado non verrà disposta prima di gennaio. Anche le università rimangono chiuse, almeno fino al 7 gennaio.

Orario prolungato per bar e ristoranti

Per quanto riguarda bar e ristoranti questi saranno aperti la sera, almeno in area gialla. Ci sarà però il limite di quattro clienti per tavolo.

L’apertura serale dei ristoranti sarà invece vietata durante le festività. Non sembra esserci la possibilità per il momento di concedere ai ristoranti in zona arancione o rossa di rimanere aperti a pranzo.

Mentre i negozi potranno rimanere aperti anche oltre il consueto orario, probabilmente fino alle 22, per evitare assembramenti che restano vietati ovunque, e limitare le lunghe code all’ingresso.

Per il momento sono chiusi i centri commerciali nei festivi e prefestivi, ma questa norma potrebbe cambiare. I centri commerciali potrebbero riaprire nei week end, ma solo con gli ingressi scaglionati per la clientela.

Spostamenti ridotti tra Regioni a Natale

Lo spostamento tra le Regioni, anche quelle con contagi più alti, sarà consento, ma con alcune limitazioni. L’orientamento del governo è quello di concedere ai familiari che vivono un Regioni diverse di vedersi e riunirsi.

Ma ciò non sarà permesso come avvenuto nei mesi estivi, con aperture dei confini regionali senza restrizioni. “Soltanto in via eccezionale se i dati lo permetteranno ci si potrà spostare da una Regione a un’altra”, ha chiarito la sottosegretaria alla Salute Zampa.

Rimarrà invece la possibilità per il governo di delimitare determinate aree più a rischio nelle Regioni gialle. Creando ‘zone rosse’ nelle province dove il contagio da è alto, e dove gli ospedali sono più sotto pressione. Questa possibilità è ribadita, ricorda il Corriere della Sera, nell’ultima riunione della Cabina di Regia.

“Si ribadisce – recita il verbale – la centralità della valutazione regionale nella classificazione del rischio a livello sub-regionale e la declinazione in senso più stringente degli interventi di mitigazione su scala provinciale e locale”.

Significa che in queste eventuali province rosse sarà vietato uscire di casa se non per motivi di necessità, lavoro o salute, e i ristoranti e i bar funzioneranno solo con asporto e domicilio.

Ordinanze ad hoc saranno poi emanate a ridosso di Natale e Capodanno, come avvenuto per esempio a Ferragosto, quando le discoteche e le sale da ballo sono state chiuse. In casa non si potranno organizzare riunioni allargate o grandi feste.

Si potrà sciare a Natale?

La Conferenza delle Regioni ha messo nero su bianco un piano, che dovrà essere valutato dal Comitato tecnico scientifico, per chiedere la riapertura degli impianti di risalita per lo sci con alcune regole anti Covid.

Capienza delle funivie al 50%, vendita degli abbonamenti online e mascherina obbligatoria a bordo. Ma l’esecutivo per adesso esclude di poter autorizzare la riapertura delle piste da sci. Fonte Fanpage

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