Natale, il parroco ai fedeli: “Tranquilli Gesù non è nato a mezzanotte”

Redazione
Natale, il parroco ai fedeli: “Tranquilli Gesù non è nato a mezzanotte”

Natale, il parroco ai fedeli: “Tranquilli Gesù non è nato a mezzanotte”. “Tranquilli, il 25 dicembre non è il compleanno di Gesù, non è nato a mezzanotte”. E’ l’ammonimento di padre Ottavio De Bertolis nel corso dell’omelia di ieri mattina nella chiesa del Gesù a Roma.

Il gesuita si è inserito nel dibattito sulla messa della notte di Natale per dire come la questione della messa della Vigilia, anticipata alle 20 per il coprifuoco a causa dell’emergenza sanitaria, lascia il tempo che trova.

“Si parla tanto in questi giorni di Natale e della messa di mezzanotte ma noi non sappiamo nemmeno quando è nato Gesù – ha osservato il gesuita nell’omelia -. Per quel che ne sappiamo potrebbe essere nato anche a luglio, di mattina. Per dire che importanza ha la messa di mezzanotte”.

Padre De Bertolis ha osservato ancora: “C’è un punto nel libro della Sapienza che dice che la Sapienza è scesa dal cielo nel mezzo della notte e noi la applichiamo a Gesù ma non sappiamo affatto quando sia nato.

Il 25 dicembre è festa pagana. E i cristiani la hanno applicata a Gesù e hanno fatto benissimo ma non è il compleanno di Gesù, quindi tranquilli e sereni”. L’importante, insomma, è celebrare il Natale con il giusto spirito.

Padre Antonio Spadaro intervenendo a proposito della Messa di Natale, osserva che ciò che conta a livello simbolico non è «l’orario esatto – che sia la mezzanotte o qualunque altra ora – ma il fatto che si celebri quando non c’è luce, quando è buio.

E questo proprio per rendere evidente il senso simbolico della festa. Tuttavia la Messa non è la “Messa di mezzanotte”, ma “della notte”. Se si comprende il ragionamento, si comprende pure che la celebrazione della notte che dovesse svolgersi quando è buio, ma in un orario precedente alla mezzanotte, non fa di certo “nascere” Gesù in anticipo».

Tutto giusto. A patto però di non ridurre la celebrazione del Natale ad un qualcosa di meramente simbolico. E questo perché con buona pace del “fastidio” di san Clemente Alessandrino citato in apertura da padre Spadaro.

Oggi possiamo affermare che la festa, anzi la solennità del Natale ha un fondamento storico sicuro. Che poi questo al semplice credente importi poco o nulla ai fini di ciò che il Natale significa, può anche essere.

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