‘Ndrangheta, operazione tra Veneto e Calabria: 33 indagati
‘Ndrangheta, operazione tra Veneto e Calabria: 33 indagati. Nelle prime ore della mattinata odierna il Ros, con il supporto dell’arma territoriale in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Calabria, sta eseguendo un’ordine di custodia cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Venezia su richiesta della locale Dda, nei confronti di 33 persone.
Sono indagati, tra l’altro, per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, rapina, usura, ricettazione, riciclaggio; turbata libertà degli incanti, furto aggravato, favoreggiamento, violazione delle leggi sulle armi, con le aggravanti mafiose.
Contestualmente, si sta procedendo alla notifica di più di cento informazioni di garanzia e a numerose perquisizioni e sequestri di beni, mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
I provvedimenti scaturiscono, inoltre, da un’attività investigativa avviata per accertare la presenza, in Veneto, di strutture ndranghetiste.
I dettagli, infine, dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la Procura della Repubblica – Dda di Venezia. Parteciperanno il procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi, e il comandante del Ros, generale di divisione Pasquale Angelosanto.
Ecco i dettagli
Contestualmente, sono state notificate più di cento informazioni di garanzia ed effettuate numerose perquisizioni. Sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa avviata nel 2013 per ricostruire un traffico di stupefacenti diretto verso il Veneto; successivamente ampliata per accertare l’eventuale presenza in quella regione di strutture di ‘ndrangheta.
Le indagini hanno consentito di individuare gravi elementi di responsabilità in ordine ad una strutturata consorteria ‘ndranghetistica stanziata a Sommacampagna (VR) almeno dal 1981, riconducibile alle famiglie “GERACE-ALBANESE-NAPOLI-VERSACE” originarie della piana di Gioia Tauro (RC) e con ramificazioni in diversi comuni della Provincia di Verona (Villafranca Veronese, Valeggio sul Mincio, Lazise e Isola della Scala).
Il “Crimine di Polsi” in Calabria
In particolare è stato possibile fare emergere importanti elementi di responsabilità partecipativa alla struttura ndranghetista con articolata divisione dei compiti all’interno del sodalizio, nonché la sua costante connessione con il “Crimine di Polsi” in Calabria, confermando ulteriormente il carattere unitario della ‘ndrangheta.
Le indagini hanno anche evidenziato concreti e puntuali elementi di pervicace capacità di intimidazione e conseguente assoggettamento delle vittime, realizzato attraverso la commissione, nel tempo, di un sistematico e rilevante numero di reati (in particolare estorsioni ed usura), acclarando anche la realizzazione di un vorticoso giro di false fatturazioni per operazioni inesistenti.
Episodi di riciclaggio
Inoltre, sono documentati diversi episodi di riciclaggio. Commessi attraverso società di cui i formali titolari si servivano, avvalendosi anche della mafiosità dei loro interlocutori, per trarre un personale tornaconto.
Dal quadro emerso dalle indagini è possibile ipotizzare, sulla base dei concreti elementi acquisiti, la capacità della consorteria di acquisire, direttamente o indirettamente, la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori (in particolare costruzioni edili e movimento terra, impiantistica civile ed industriale, servizi di pulizia e di affissione della cartellonistica pubblicitaria, commercio di autovetture e materiali ferrosi, nonché trasporti su gomma) anche in collegamento con soggetti contigui alla cosca “GRANDE ARACRI” di Cutro (KR) stanziali nella provincia di Verona.
Infine, gravi elementi sono emersi in ordine alla gestione di un traffico di stupefacenti, sviluppato nel veronese attraverso due canali di approvvigionamento. Uno in Calabria e l’altro facente capo ad appartenenti a gruppi criminali albanesi e sloveni. Nel corso delle attività, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di cocaina e marijuana.