Nicola Sicignano, operaio 50enne, morto in stabilimento per smaltimento rifiuti
L'uomo, residente a Gragnano, è rimasto incastrato con la testa nel macchinario per i rifiuti a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli

Nicola Sicignano, operaio 50enne, morto in stabilimento per smaltimento rifiuti. L’uomo, residente a Gragnano, è rimasto incastrato con la testa nel macchinario per i rifiuti a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli.
Un tragico incidente sul lavoro ha coinvolto un operaio di cinquant’anni a Sant’Antonio Abate, provincia di Napoli. L’uomo era impegnato su un nastro trasportatore per lo smaltimento dei rifiuti quando, secondo le prime ricostruzioni, il suo braccio e la testa sono rimasti intrappolati nella macchina.
Questo incidente si è rivelato fatale, e nonostante il rapido intervento dei soccorsi, l’uomo non è sopravvissuto. La vittima, Nicola Sicignano, era originaria di Vico Equense, situata lungo la costiera sorrentina, ma risiedeva a Gragnano.
Le ferite riportate erano gravissime
Aveva festeggiato il suo cinquantesimo compleanno il 10 marzo. Purtroppo ha perso la vita a causa delle gravi ferite riportate. L’episodio rappresenta un’altra morte tragica in Campania dall’inizio del 2025.
La dinamica dell’accaduto è ancora da verificare completamente. Sono in corso le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, insieme al Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in collaborazione con il NIL e l’ASL di Napoli.
L’incidente si è verificato lunedì 24 marzo 2025, intorno alla tarda serata, nei pressi dell’impianto di via Casoni Marna, civico 85 a Sant’Antonio Abate. L’operaio era impiegato presso un’azienda locale di smaltimento rifiuti e ha perso la vita durante il turno di lavoro.
L’area è stata sequestrata e le indagini proseguono per chiarire i dettagli dell’evento, con acquisizione di testimonianze e ricerca di immagini registrate dalle telecamere.