Nicolas Vaporidis: “faccio l’oste perché…”

Redazione
Nicolas Vaporidis: “faccio l’oste perché…”
Nicolas Vaporidis Foto dal web

Nicolas Vaporidis: “faccio l’oste perché…”. Attore di successo e, ora anche popolare personaggio televisivo: Nicolas Vaporidis è un personaggio a tutto tondo, per nulla scontato. Una persona comune, dopo aver trascorso cento giorni di stenti su un’isola deserta e aver incassato un ottimo cachet, cosa farebbe?

Relax, vacanze e poi domani chissà, magari si va in cerca della prossima occasione televisiva. Lui no: si è fermato a Roma tre giorni e poi è tornato nella sua amata Londra, a fare l’oste. Dopotutto un ristorante non va avanti per inerzia. Se ci si mette anima, cuore e competenza si hanno soddisfazioni, altrimenti si arriva al punto di doversi leccare le ferite.

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Nicolas Vaporidis ha raccontato come, dopo l’avventura in Honduras. Si sia rimesso rapidamente dietro al bancone della sua Taverna Trastevere, ristorante che sorge nell’area di Clapham Junction, nel sud di Londra. Qui ha ricreato un’atmosfera capitolina nel cuore dell’Inghilterra.

E quando si tratta di cibo italiano, con la clientela, non transige. Il consiglio lo ha sempre a portata di mano. A volte capita chi ha gusti non proprio ‘italiani’ e non proprio azzeccati. Ed è in questi frangenti che l’attore prova a ‘educare’: “Oddio no, il cappuccino durante i pasti mai e poi mai! Peggio mi sento quando mi chiedono il parmigiano un secondo dopo che gli ho servito spaghetti con le vongole…”.

Ma quando è nato il progetto Taverna Trastevere? Perché Londra e non Roma?

“Venni qui la prima volta a 18 anni, dopo il diploma, per fare esperienza, migliorare la lingua, capire cosa fare della mia vita. Come tutti i miei coetanei di allora, il primo passo fu entrare in un ristorante chiedendo se ci fosse lavoro per me. Mi accolse il gestore, un italiano di Roma, come me, Alessandro Grappelli.

Come prima cosa mi mise a tagliare il pane. La sera stessa, a fine turno, mi disse: “Tu mi piaci. Perché non rimani che abbiamo bisogno di gente come te?”. Il giorno dopo chiamai mia madre e le dissi che avrei spostato il viaggio di ritorno. Non di qualche settimana, ma di mesi. Alla fine sono passati 22 anni e anche se continuo a fare avanti e indietro con l’Italia per gestire la carriera da attore

Londra rimane il mio quartier generale, anche ora che devo andare in Brasile per girare un nuovo film e successivamente rientrare in Europa durante le pause della produzione. Qui ho ottenuto il mio primo lavoro, ricevuto il mio primo stipendio, aperto il primo conto corrente bancario

E Grappelli, da mio primo datore di lavoro, è diventato un amico fraterno e ora socio in affari. È lui a coinvolgermi in questa ultima avventura culinaria“. Spiega Nicolas Vaporidis. Ma è al ristorante di Clapham Junction che Nicolas Vaporidis passa più tempo. No, non se ne sta con le mani in mano.

Si fa il mazzo: gira tra i tavoli, prende le comande, risponde al cellulare per organizzare le prenotazioni e consiglia il vino da abbinare alle portate. “È la mia isola Tiberina nella cosmopolita Londra – ha raccontato sempre a La Repubblica -.

Un angolo della mia Trastevere, dove sono cresciuto, che ho voluto riportare qui nella sua forma più originale e autentica. Guai a modificarlo di una sola virgola, è essenziale che per qualche ora i clienti credano di essere a poca distanza dal Cupolone”. Fonte Gossipetv

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