Niente stop per i concorsi pubblici nella FASE 2, ecco cosa cambia

Redazione
Niente stop per i concorsi pubblici nella FASE 2, ecco cosa cambia
Aggiornamenti Concorsi

Niente stop per i concorsi pubblici nella FASE 2, ecco cosa cambia. I concorsi pubblici stanno per ripartire, infatti nel DL Cura Italia ci saranno nuove regole per garantire lo svolgimento delle prove concorsuali in piena sicurezza.

Concorsi pubblici, niente stop: ecco come saranno nella fase due

Concorsi pubblici: dopo il periodo di sospensione di 60 giorni decretato dal Decreto Cura Italia di marzo, si ripartirà con le prove selettive già in programma e con quelle che invece riguardano i bandi pubblicati in questi giorni come è avvenuto per il Concorso Scuola.

Secondo le ultime notizie, infatti, nel prossimo Decreto Cura Italia non ci dovrebbe essere un’ulteriore sospensione dei concorsi pubblici, bensì l’introduzione di nuove regole che permetteranno lo svolgimento in sicurezza delle varie prove.

Ad annunciare la ripresa dei concorsi è lo stesso Ministro Fabiana Dadone. Il Ministro durante il suo intervento al programma Coffe Break su La7, ha spiegato come cambieranno i concorsi pubblici a causa del Covid-19

Concorsi pubblici, nuove regole nel Decreto Cura Italia

Come anticipato, nel prossimo Decreto Cura Italia in approvazione, ci dovrebbe essere l’introduzione di nuove norme per garantire la prosecuzione dei concorsi pubblici in programma nella PA. Perché nonostante l’emergenza la macchina di assunzioni nella Pubblica Amministrazione non si ferma.

Il Ministro della Funzione pubblica, Fabiana Dadone ha spiegato che la prima cosa da fare per far sì che i concorsi pubblici si possano svolgere ai tempi del coronavirus è quella di decentrare le prove, organizzandole sui territori. Quindi concorsi nazionali da svolgere però nella propria Regione.

Sarebbe impossibile, infatti, programmare le prove selettive tutte nella stessa sede (come accade oggi per la maggior parte dei concorsi pubblici che si tengono a Roma), anche perché sarà necessario limitare gli spostamenti sul territorio.

Ma non solo: obiettivo del Ministero è quello di digitalizzare il più possibile i concorsi pubblici. “Mi piacerebbe fare tutte le prove su supporto informatico, con l’iscrizione tramite SPID o PEC su un portale da cui vedere date e risultati”, ha dichiarato la Dadone.

Concorsi pubblici: tempi più rapidi per le assunzioni?

In questo modo si spera anche di ridurre le tempistiche dei concorsi pubblici. Perché se è vero che fare le prove su supporto informatico oggi potrebbe sembrare una “banalità”, è pur vero che nella maggior parte dei concorsi pubblici queste vengono ancora fatte su supporti di carta, con la conseguenza che è necessario diverso tempo anche per la correzione. Invece andando ad informatizzare il tutto si avrebbero i risultati in un tempo brevissimo, quasi in tempo reale.

Il tutto, ovviamente, senza andare ad intaccare la qualità della selezione dal momento che – come ci tiene a sottolineare la Dadone – il fatto che si cerchi di velocizzare non significa che si vada a perdere la qualità delle prove.

Insomma, il Ministero della Pubblica Istruzione sta lavorando affinché i concorsi pubblici non vengano bloccati. Semmai ci sarà una velocizzazione e chissà se la nuova organizzazione non possa essere adottata anche in seguito, una volta che l’emergenza sarà finita.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR