Nino Marazzita, l’“avvocato dei diavoli”, è morto
Era uno dei penalisti più noti d'Italia, fu parte civile nei casi Moro e Pasolini. Seguì diversi casi controversi da Pacciani al massacro del Circeo

Nino Marazzita, l’“avvocato dei diavoli”, è morto. Era uno dei penalisti più noti d’Italia, fu parte civile nei casi Moro e Pasolini. Seguì diversi casi controversi da Pacciani al massacro del Circeo.
Mercoledì 7 maggio, a Roma, ci ha lasciati Nino Marazzita, noto avvocato penalista italiano, all’età di 87 anni. A comunicarlo è stato il figlio Giuseppe, anche lui avvocato, tramite un post su Facebook.
«Oggi mio padre ha affrontato con la consueta determinazione l’ultima battaglia – quella che nessuno può vincere. Ci lascia un grande vuoto, ma anche il ricordo della sua intelligenza, dell’ironia, della straordinaria umanità e dolcezza».
L’avvocato del diavolo
Marazzita si era guadagnato nel corso degli anni il soprannome di “avvocato del diavolo” — o come lo stesso preferiva “l’avvocato dei diavoli” — per aver difeso alcuni tra i criminali più noti della storia giudiziaria italiana.
Fu l’avvocato che ottenne l’assoluzione di Pietro Pacciani dall’accusa di essere il Mostro di Firenze e difese anche Donato Bilancia, responsabile di diciassette omicidi, abbandonando la difesa quando l’imputato rifiutò la perizia psichiatrica, cruciale per la strategia difensiva.
Tra i suoi assistiti figuravano Gigliola Guerinoni, l’infermiera nota come la “mantide di Cairo Montenotte”, e Katarina Miroslawa, la cui morte negli anni ’90 a Verona scosse gli animi.
Parte civile nel processo per l’uccisione di Pasolini
Marazzita si distinse anche in importanti processi come parte civile, partecipando a vicende emblematiche della storia italiana, tra cui l’omicidio di Pier Paolo Pasolini, il caso del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro, e il massacro del Circeo, dove riuscì a ottenere la condanna di Angelo Izzo, coinvolto nello stupro e omicidio di Rosaria Lopez.
Figura di grande carisma e con una profonda fede nei diritti degli accusati, Marazzita narrava le vicende giudiziarie con sagacia, humor e un tocco di teatralità, lasciando anche una traccia scritta delle sue esperienze in libri di successo.
Tra le sue citazioni più celebri spiccano: «Difendere un colpevole è una sfida. Difendere un innocente è un dovere», «La giustizia non si fa nelle piazze, si fa nei tribunali», e «Non ho mai difeso i reati, ma i diritti degli imputati»; «Chiunque ha diritto a una difesa, anche il diavolo. Per questo qualcuno mi ha chiamato così».