Noemi Durini ammazzata a 16 anni dal fidanzato

L'adolescente fu sepolta viva da Lucio Marzo nei pressi di specchia in provicnia di Lecce. Ora il fidanzato esce dal carcere con permessi premi

Redazione
Noemi Durini ammazzata a 16 anni dal fidanzato

Noemi Durini ammazzata a 16 anni dal fidanzato. L’adolescente fu sepolta viva da Lucio Marzo nei pressi di specchia in provincia di Lecce. Ora il fidanzato esce dal carcere con permessi premi.

Noemi Durini, una ragazza di 16 anni, è stata brutalmente uccisa dal suo fidanzato, Lucio Marzo. Quest’ultimo è stato condannato a 18 anni e 8 mesi di carcere per omicidio volontario pluriaggravato.

L’assassinio ha avuto luogo nei pressi di Specchia, in provincia di Lecce, dove la vittima è stata accoltellata, picchiata con sassi e infine sepolta ancora viva.

Permessi premio

A Lucio Marzo sono stati successivamente accordati dei permessi premio che gli hanno consentito di lasciare il carcere temporaneamente per partecipare a vari eventi sociali, incluso un battesimo.

Durante una di queste uscite, è stato fermato per guida in stato d’ebbrezza. Questo incidente ha spinto il suo trasferimento in un carcere per adulti, ma la famiglia della vittima sostiene che ciò non sia sufficiente.

I loro legali hanno scritto al ministro della giustizia Nordio chiedendo l’abolizione dei permessi premio. Noemi Durini scomparve da casa il 3 settembre 2017.

Dopo tre giorni, i genitori denunciarono la sua scomparsa, sperando che ritornasse come aveva fatto in passato. La famiglia non era d’accordo con la relazione di Noemi con Marzo a causa del suo carattere violento.

Per tale motivo, avevano precedentemente sporto denuncia contro di lui. Dopo 10 giorni dalla sua scomparsa, il 13 settembre, Lucio Marzo confessò l’omicidio e indicò dove aveva nascosto il corpo della ragazza.

Noemi, secondo l’autopsia, è morta per asfissia dopo essere stata sepolta viva. Durante l’interrogatorio, Lucio affermò che la sera dell’omicidio Noemi voleva convincerlo ad assassinare i suoi genitori in una finta rapina.

Tuttavia, nel 2018, Marzo ritrattò la sua confessione e accusò un 49enne, che fu successivamente scagionato.

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