Noemi Fiordilino, 20 anni, uccisa da un’auto mentre salvava un coniglio
Vincenzo Crudo, che era al volante dell'auto investitrice, potrebbe evitare il carcere. Fu trovato con patente scaduta, una gamba ingessata e con un tasso alcolemico alto
Noemi Fiordilino, 20 anni, uccisa da un’auto mentre salvava un coniglio. Vincenzo Crudo, che era al volante dell’auto investitrice, potrebbe evitare il carcere. Fu trovato con patente scaduta, una gamba ingessata e con un tasso alcolemico alto.
Noemi Fiordilino è morta a 20 anni il 29 marzo mentre tentava di salvare un coniglietto in difficoltà. Era con il fidanzato quando un’auto guidata da Vincenzo Crudo, 33enne di Fenegrò (Como), l’ha travolta.
Crudo guidava in stato di ebbrezza, con una gamba ingessata, senza patente e a velocità eccessiva. Dopo l’incidente, non ha prestato soccorso ed è fuggito, negando il suo coinvolgimento e sostenendo che l’auto fosse stata rubata.
I carabinieri hanno rilevato un tasso alcolemico di 1,46, appena sotto il limite legale di 1,50, una differenza che influisce sulla severità della pena.
Potrebbe evitare il carcere
Il legale della famiglia della vittima sostiene che il tasso reale alle 2 di notte fosse di 1,80, che comporterebbe una pena da 8 a 12 anni, mentre sotto 1,50 la condanna potrebbe essere inferiore a 4 anni con possibilità di affidamento ai servizi sociali.
Crudo è stato arrestato, ha confessato dopo tre mesi e ora è ai domiciliari in attesa di processo. La famiglia protesta perché ritiene che l’uomo, nonostante la gravità dei fatti, stia beneficiando di una misura troppo lieve.
Il caso evidenzia il contrasto tra la gravità dell’evento e le implicazioni legali legate alla misurazione del tasso alcolemico e alle conseguenze penali. La vicenda sottolinea, dunque, le difficoltà nel garantire una giustizia proporzionata in situazioni di guida in stato di ebbrezza che causano incidenti mortali.
