Nuovo dpcm in arrivo per regolamentare il Natale. Le misure

Redazione
Nuovo dpcm in arrivo per regolamentare il Natale. Le misure

Nuovo dpcm per Natale, le misure ai cui sta pensando il governo. Come sarà il Natale 2020, dopo 9 mesi di pandemia? Se lo chiedono i cittadini. E il governo nelle prossime settimane dovrà trovare tutte le risposte, per varare nuove norme, che evitino di far precipitare il Paese nella terza ondata a gennaio.

Quando pochi giorni fa in conferenza stampa un giornalista ha chiesto al presidente dell’Istituto superiore di Sanità Brusaferro se anche nel periodo natalizio avremo un’Italia divisa in tre fasce, si è sentito rispondere così.

“Le proiezioni più andiamo avanti nel tempo più rischiano di diventare instabili. Dipende dai nostri comportamenti. Rt sopra 1 vuol dire comunque una crescita di casi.”

“Il nostro obiettivo è portare l’Rt rapidamente sotto l’1. Noi ci auguriamo che i comportamenti delle persone ci portino a uno scenario in cui l’Rt sia ovunque sotto l’1”.

Come sarà il Natale 2020

In ogni caso quel che è certo è che non ci sarà un via libera totale: niente cenoni con grandi tavolate, niente feste in discoteca, no assembramenti in strada, e soste vietate davanti ai locali.

Ma si ragiona su un’apertura prolungata dei negozi, per spalmare si più ore l’afflusso di clienti. Il governo pensa anche a ingressi contingentati nelle vie dello shopping, per evitare la folla davanti e dentro gli esercizi commerciali.

Le norme attualmente in vigore, come il coprifuoco alle 22, saranno valide fino al prossimo 3 dicembre. Poi potrebbe esserci un allentamento, soprattutto per quanto riguarda gli orari di bar e ristoranti.

Per dare un po’ di respiro ai gestori delle attività, a partire già dal week end dell’Immacolata. L’esecutivo starebbe valutando l’apertura dei ristoranti la sera nelle zone gialle. Leggi qui

Per la consumazione al tavolo potrebbe tornare il limite massimo di 6 clienti. Non è ancora chiaro però se i centri commerciali potranno riaprire nei fine settimana, come chiedono i governatori.

Il coprifuoco però potrebbe slittare di un’ora, forse due.

Ci saranno naturalmente anche divieti per gli spostamenti, soprattutto verso da e verso quei territori dove i contagi sono più alti. Non è prevista quindi un’apertura indiscriminata dei confini.

Le Regioni hanno chiesto al governo di ridurre il numero degli indicatori. Ovvero i 21 parametri che servono a collocare ogni Regione in una fascia di rischio, che corrisponde a uno dei tre colori, giallo, arancione e rosso.

E alcune Regioni rosse, come Lombardia e Piemonte, scalpitano per passare già a una fascia di rischio inferiore. Ma per il governo, e per il Cts, è ancora troppo presto.

Ma l’abbassamento lieve dell’Rt, secondo l’ultima rilevazione settimanale, è il segnale che le misure adottate con gli ultimi dpcm stanno funzionando, ma non significa certo che il virus ha smesso di circolare.

E lo dimostra anche la pressione negli ospedali e nelle terapie intensive. Le prime dosi di vaccino poi, stando a quando annunciato dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e dal ministro della Salute Roberto Speranza, arriveranno a fine gennaio. Fino ad allora bisogna mantenere alta l’attenzione. Fonte Fanpage

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR