Oggi 23 ottobre 2.280 casi positivi al Coronavirus in Campania

Redazione
Oggi 23 ottobre 2.280 casi positivi al Coronavirus in Campania

Oggi 23 ottobre 2.280 casi positivi al Coronavirus in Campania. Oggi durante la diretta del venerdì il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha anticipato il dato del numero dei contagi di Covid in regione di solito diffuso con un bollettino della task force alle ore 17.

Si contano + 2280 contagi Covid, su 15.800 tamponi. Abbiamo 14,5% contagi rispetto al 12,8 di ieri. “Abbiamo 9 morti ogni 100mila abitanti in Campania, il numero più basso rispetto alle altre regioni italiane.

Un numero che dobbiamo difendere, dobbiamo difendere la vita umana dei nostri concittadini. uesto risultato lo difendiamo se prendiamo decisioni e se adottiamo comportamenti civili”.

Un numero alto, il più alto di sempre e tragicamente in linea con la tendenza al rialzo dei giorni scorsi, a dimostrazione del fatto che la pandemia non si è arrestata, anzi, procede spedita soprattutto nell’area metropolitana di Napoli.

I dati nei giorni scorsi riferiscono che stanno aumentando anche gli infetti sintomatici che devono ricorrere alle cure ospedaliere. Questo è un elemento molto grave perché i posti letto di degenza e di terapia intensiva e sub-intensiva sono pochi.

Ieri i casi di contagio contati nel bollettino erano oltre 1.500 in 24 ore. E oggi durante il tradizionale appuntamento del venerdì il governatore ha annunciato. “Imminenti e drastiche decisioni che stiamo per assumere prima che sia troppo tardi”.

De Luca: “Le scuole meglio riaprirle il 9 gennaio.”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania parla come ogni settimana dalla sede del Genio Civile di Salerno per fare il punto sul Coronavirus. “Daremo gli ultimi aggiornamenti sui contagi, sul tema della scuola e sulle scelte future che intendiamo fare”.

Afferma De Luca nel “lancio” della diretta Facebook.

“Ieri c’è stata una riunione tra Regione e governo c’è una cosa concreta che è emersa: aprire le scuole il 9 gennaio. Una delle cose più sconvolgenti in questi giorni a cui abbiamo assistito sono le posizioni del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.”

“Spalleggiata” dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non ci sono parole, siamo in un Paese in cui le cose di buon senso sono una conquista. Mi auguro dunque che si aprano a gennaio evitando la ripresa del contagio”.

Poi l’ennesimo attacco alla divisione in zone derivata dall’ultimo Dpcm varato agli inizi del mese di novembre che ha classificato la Campania in area “rossa”.

Dunque di massimo rischio in quanto a incidenza di contagi e stress del sistema ospedaliero: “Le zone sono una buffonata . E , ribadisce De Luca nella diretta, gli ispettori che vennero a Napoli furono una cialtronata.”

“Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna copia della relazione di questi ispettori. È servita solo a chi era impegnata ad una aggressione alla Campania. Credo di aver verificato che al di là dei negozi di abbigliamento”

“Pelletteria e quant’altro, è tutto aperto e i livello dei controlli è praticamente uguale a zero. Parlare in queste condizioni di zona rossa fa indignare. Siamo nelle mani del Padreterno e quindi della Regione Campania“.

De Luca poi se la prende con le trasmissioni televisive

Il riferimento è a Non è l’Arena di Massimo Giletti, con cui la Regione ha ingaggiato un duello a suon di dati e di azioni giudiziarie. “Voi cambiate canale, non dategli audience, noi invece provvediamo sul piano penale a tutelarci”. Fonte Fanpage

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