Oggi inizia l’era del turismo spaziale: primo volo di Richard Branson

Redazione
Oggi inizia l’era del turismo spaziale: primo volo di Richard Branson

Oggi inizia l’era del turismo spaziale: primo volo di Richard Branson . È decollato, come previsto, nelle prime ore del mattino (nel primo pomeriggio italiano) Richard Branson, il fondatore di Virgin che con la navicella VSS Unity della sua Virgin Galactic è stato il primo magnate americano a volare nello spazio.

Uno dei primi esempi di turismo spaziale, un nuovo settore nel quale proprio la sua azienda e le rivali SpaceX e Blue Origin (rispettivamente di Elon Musk e Jeff Bezos) stanno impegnando ingenti sforzi finanziari.

È proprio il fondatore di Amazon Jeff Bezos a soffrire di più oggi. Il volo di Branson arriva pochi giorni prima del suo previsto per il 20 luglio. “Oggi lo spazio è territorio di Virgin” ha detto Branson una volta completato il volo.

Oggi inizia l’era del turismo spazial

Concorrenza a parte, oggi inizia l’era del turismo spaziale, che nei prossimi anni vedrà centinaia di persone provare l’emozione di osservare la Terra dall’alto.

Branson è decollato dallo Spaceport America nel New Mexico per quella che di fatto rappresenta un’esperienza turistica aperta a tutti quelli che possono permettersela economicamente.

Il magnate è uno dei 6 astronauti che partecipano al volo di prova “Unit 22”, il 22esimo della serie di test della navicella di Virgin Galactic che presto potrà ospitare tutti i turisti spaziali in grado di acquistare il costoso biglietto per volare nello spazio.

Ad oggi sono già 600 le persone con un biglietto per i voli previsti per il 2022. Quello di oggi è il primo volo caratterizzato da una cabina piena di persone, che possono osservare la Terra dai grandi oblò presenti sui lati della navicella.

Come funziona il volo della VSS Unity

A differenza della concorrenza, il volo della VSS Unity (classe SpaceShipTwo) è particolare e sfrutta una navicella che è portata in quota da un aereo più grande chiamato VMS Eve (classe WhiteKnightTwo) che, una volta raggiunta l’altitudine di 15 chilometri, la sgancia e la lancia verso lo spazio a una velocità di 4.300 chilometri orari.

Qui è attivato il razzo della VSS Unity che trasporta l’equipaggio nello spazio a 88 chilometri di altezza, dove ritrae le sue ali posizionandole sopra alla cabina. È in questo momento che i turisti possono passare diversi minuti a osservare la Terra dallo spazio e provare la microgravità, per poi iniziare la procedura di discesa verso il suolo, dove la VSS Unity atterra come un normale aereo.

La sfida tra Virgin Galactic e Blue Origin

Branson è così il primo imprenditore dei tre impegnati nella corsa allo spazio ad andare effettivamente tra le stelle, un’operazione che le altre aziende (e in particolare la Blue Origin di Bezos) non hanno visto di buon occhio.

Fin dall’annuncio del volo antecedente a quello di Bezos, i canali social di Blue Origin hanno iniziato a screditare il volo di Virgin Galactic, attaccando pressoché ogni elemento dell’esperienza, dall’altitudine del volo alla dimensione degli oblò.

Secondo l’azienda rivale, la VSS Unity non supererebbe la Linea di Kármán; cioè quella soglia posizionata a 100 chilometri sulla superficie della Terra che la Fédération Aéronautique Internationale considera come l’inizio dello spazio.

Virgin vola invece sopra la soglia di 88 chilometri, che la NASA riconosce come inizio dello spazio. Insomma, entrambe le aziende dicono che volano nello spazio, ma usando due standard differenti.

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