Olimpiadi: 40esima medaglia con le farfalle azzurre

Redazione
Olimpiadi:  40esima medaglia con le farfalle azzurre

Olimpiadi: 40esima medaglia con le farfalle azzurre. L’Italia conquista la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nella Ginnastica ritmica. Un risultato bellissimo ed esaltante che porta a 40 il numero dei titoli ottenuti dalla spedizione azzurra in questa edizione dei Giochi.

Record su record e un applauso speciale va alle ‘farfalle’ Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Daniela Mogurean che hanno chiuso la loro performance alle Olimpiadi con il punteggio complessivo di 87.700.

Una grande prestazione alle spalle della fortissima Bulgaria (oro, 92.100) e della Russia (argento, 90.400) che perde lo scettro, approfittando degli errori clamorosi commessi dalla Bielorussia (al termine della prima rotazione era davanti in classifica).

Il nostro Paese torna sul podio dopo l’argento che risaliva ad Atene 2004 e al bronzo di quasi dieci anni fa a Londra 2012, cancellando la delusione per il quarto posto amarissimo di Rio 2016.

Due esibizioni di ottimo livello (44.850 con le palle, 42.850 con cerchi e clavette) sulle note di Butterfly-Ninja e dell’Albero della Vita hanno permesso all’Italia di staccare anche la concorrenza di Cina, Israele, Ucraina e Giappone per arrivare a medaglia, la sedicesima in altrettanti giorni dal 24 luglio a oggi.

Lacrime e sangue per Silvia Semeraro

Silvia Semeraro è stata eliminata nel karate, specialità kumite (categoria +61kg) dopo un turno eliminatorio a dir poco da horror per l’azzurra. La Semeraro ha mancato la qualificazione alle semifinali dopo essere arrivata terza nel suo girone a 5.

Nessuna medaglia e tanto dolore per un ultimo match, quello contro la turca Hocaoglu Akyol (9-4), caratterizzato da una vistosa ferita alla testa per cui sono stati necessari addirittura due punti di sutura. Il coraggio dell’azzurra è stato encomiabile.

Nel corso della gara, la turca, nel tentativo di rimontare, ha sferrato un colpo ai limiti del regolamento nei confronti della Semeraro costringendola ad un lungo stop. Ferita alla testa con l’immagine dell’azzurra ridotta a una maschera di sangue.

La nostra atleta ha continuato il combattimento avvolta da una vistosa fasciatura. La vittoria netta però non è bastata per la conquista della semifinale e quindi della possibilità di conseguire una medaglia.

Il cammino della Semeraro alla fase eliminatoria

E pensare che Silvia Smeraro aveva cominciato bene la sua fase eliminatoria contro la giapponese Uekusa; prima di arrendersi nettamente alla kazaka Berultseva e non è riuscita a rimontare l’azera Zaretska in quello che sarebbe risultato il match decisivo.

Silvia ha così chiuso con un netta vittoria sulla turca Akyol; ma il successo nel quarto match, nel quale è rimasta ferita alla testa, non è bastato alla promozione. Tokyo 2020 finisce nel peggiore dei modi per la Semeraro che ha però mostrato grande coraggio proseguendo la gara nonostante le condizioni estreme.

All’italiana, al termine del match, sono stati applicati due punti di sutura, senza alcun’altra conseguenza fisica; ma con tanta delusione per non essere riuscita a conquistare l’obiettivo massimo di una qualificazione alle semifinali e la possibilità di conquistare una medaglia.

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