Omicidio Anica Panfile, in manette è finito Franco Battaggia, ex datore di lavoro
Omicidio Anica Panfile, in manette è finito Franco Battaggia, ex datore di lavoro. I carabinieri lo hanno arrestato oggi. era il principale indiziato del delitto.
Franco Battaggia ha confessato di aver incontrato Anica Panfile nella sua abitazione per discutere di documenti di lavoro. La donna, madre di 4 figli, aveva lavorato nella sua pescheria per un breve periodo e aveva chiesto il Cud all’imprenditore.
Nonostante le attenzioni degli inquirenti si fossero subito rivolte a Franco Battaggia, che aveva ammesso di essere stato l’ultimo ad aver visto Anica in vita, l’uomo aveva detto di averle offerto un passaggio in auto fino a un negozio dove avrebbe dovuto incontrare un’altra persona.
La svolta
Tuttavia, le autorità non hanno mai creduto alla sua versione dei fatti. La svolta del caso è raggiunta quando la Procura della Repubblica di Treviso ha disposto l’arresto del 77enne ex datore di lavoro della donna.
I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Treviso hanno portato a termine l’operazione nell’ambito di una ordinanza di fermo di indiziato di delitto.
Secondo gli inquirenti, le prove raccolte contro Franco Battaggia sarebbero confermate dalla consulenza medico-legale sul corpo della vittima e dalla ricostruzione della vicenda fatta dagli investigatori e dalla Procura della Repubblica.
L’uomo deve ora rispondere delle accuse di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata. Anica Panfile è rinvenuta cadavere il 21 maggio 2023 nelle acque del fiume Piave, in località “Palazzon” del comune di Spresiano, in provincia di Treviso.
L’autopsia ha evidenziato che la donna sarebbe uccisa con vari colpi alla testa e soffocata, oltre ad avere una intossicazione acuta da stupefacente.
Inoltre, gli accertamenti autoptici hanno evidenziato che Anica Panfile era morta già prima di essere gettata nel fiume dove poi è rinvenuta.
