Omicidio Luca Sacchi, nuova ipotesi degli inquirenti

Redazione
Omicidio Luca Sacchi, nuova ipotesi degli inquirenti

Il sospetto degli investigatori è che la fidanzata fosse distante al momento dello sparo. Non ci sarebbe stata alcuna rissa, il personal trainer ucciso a sangue freddo dopo che aveva capito che l’affare soldi-marijuana non sarebbe andato a buon fine.

La testimonianza che ha aperto a nuove ipotesi

«È rimasta a lungo nel mio negozio, non ho notato evidenti ferite alla testa della ragazza». Così il titolare del negozio di tatuaggi in via Franco Bartoloni, all’Appio Latino, dove Anastasiya Kylemnyk, si è recata subito dopo l’omicidio del ragazzo. Una testimonianza che smentirebbe il racconto fatto dalla giovane agli investigatori. Racconto che ha poi ribadito anche alla stampa. Cioè di essere stata aggredita con una mazza da due giovani che volevano strapparle lo zainetto.

Colpita alla schiena

L’ucraina è stata poi soccorsa con un’ambulanza e trasferita in codice giallo all’ospedale San Giovanni dove è rimasta ricoverata fino a venerdì mattina. A prima vista nessuno ha notato profonde ferite alla testa. Ma la 25enne ha sostenuto anche di essere stata colpita sulla schiena. Sarà questo uno dei punti che saranno affrontati nell’interrogatorio della fidanzata di Luca già lunedì o martedì in procura. Un nodo chiave della vicenda perché ormai si indaga su un delitto maturato nel corso di una trattativa per la vendita di una partita di droga.

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