Ondata di sbarchi a Lampedusa, arrivati 433 migranti

Redazione
Ondata di sbarchi a Lampedusa, arrivati 433 migranti

Ondata di sbarchi a Lampedusa, arrivati 433 migranti. Sbarchi a ripetizione a Lampedusa dove, nel giro di poche ore, sono arrivati, con diversi barchini, 433 migranti, per la maggior parte tunisini.

Nella più grande delle Pelagie, dopo la tregua dovuta al maltempo, sono così ripresi in modo massiccio gli approdi.

Tutti i nuovi arrivati nell’isola siciliana sono stati già portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

Per domani la nave quarantena

Domani è atteso l’arrivo della nave quarantena Azzurra; mentre in rada dell’isola c’è già la Snav Adriatica a bordo delle quali effettueranno il periodo di sorveglianza sanitaria obbligatoria.

I migranti saranno imbarcati man mano che arriverà l’esito dei tamponi ai quali verranno sottoposti appena possibile.

Lipari, l’ambulanza è impegnata: paziente muore in casa

Avevano chiesto un’ambulanza ma il mezzo era impegnato in un altro soccorso a Lipari, quando è arrivata nell’abitazione a Canneto per Giuseppe Pace, che soffriva di problemi respiratori, non c’era più niente da fare.

Il medico di famiglia, che intanto si era recato in casa del paziente, aveva tentato inutilmente il massaggio cardiaco.

A raccontare la vicenda sono i familiari dell’uomo, pensionato e padre di cinque figlie.

“Non sappiamo se mio cognato sofferente di patologie serie, si poteva salvare, se fosse arrivata in tempo l’ambulanza – dice il cognato Angelo Merlino.

E’ normale che un ospedale, alla luce anche della recente tragedia della giovane Lorenza Famularo, continui ad avere in servizio una sola ambulanza?”

Dopo la morte della ragazza, avvenuto lo scorso 23 agosto dopo essere visitata in ospedale e con la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) che ha aperto una inchiesta, la Regione aveva garantito l’invio di una seconda ambulanza, ma il mezzo non è ancora arrivato.

In serata è diffusa la versione del 118 sull’episodio: “La procedura adottata – afferma il direttore della centrale 118 del bacino di Messina, Dino Alagna – rientra nei tempi e nei modi previsti.

In particolare, dopo la chiamata di soccorso da parte dei familiari del paziente (affetto da una grave patologia) la Centrale 118 ha inviato subito sul posto il personale della guardia medica locale, che ha assistito con manovre rianimatorie il paziente”.

“L’ambulanza è intervenuta in casa dell’uomo – è la versione del 118 – sette minuti dopo la partenza dall’ospedale di Lipari, dove era accompagnata un’altra paziente assistita in codice rosso.

Tale prassi rientra nelle abituali linee guida di soccorso vigenti in tutta la nazione.

Al momento dell’arrivo del mezzo del 118, l’uomo è trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale dove è deceduto successivamente”.

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