Operaio muore annegato: schiacciato dalla tagliaerba
Operaio muore annegato: schiacciato dalla tagliaerba. Un operaio comunale di 64 anni è morto intorno alle 12 di oggi 4 maggio a Costabissara (Vicenza). L’uomo è deceduto dopo il rovesciamento in una roggia di un trattorino tagliaerba, caduto in un fossato.
Ad accorgersi del mezzo in acqua un automobilista, che transitando dalla strada ha visto il trattorino rovesciato e ha dato l’allarme. I primi ad intervenire una pattuglia della polizia locale, i quali hanno fatto la tragica scoperta e recuperato il corpo dell’operaio ormai senza vita.
L’operaio stava tagliando l’erba accanto alla pista ciclabile, che corre lungo la strada, quando il trattorino sul quale era alla guida è scivolato all’interno del piccolo canale.
L’uomo non è riuscito a liberarsi. Non si esclude che all’origine dell’incidente sul lavoro ci sia stato un malore. Il personale sanitario del Suem118 ha provato a rianimare l’operaio, purtroppo il medico ha dovuto dichiarare la morte del 64enne.
I vigili del fuoco hanno operato per il recupero del mezzo. Sul posto il sindaco e il vicesindaco di Costabissara. Solo ieri 3 maggio un pensionato nel trevigiano è morto schiacciato dal trattore che stava guidando.
Cadavere nel Po: ancora senza nome la donna fatta a pezzi gettata in un borsone
A distanza di un mese nessun riscontro sulle indagini della donna uccisa e poi ritrovata lungo il Po. S’infittisce sempre più il ‘giallo’ del corpo mutilato rinvenuto il 4 aprile scorso all’interno di un borsone lungo l’argine del fiume, nel Comune di Occhiobello.
Non sembra al momento definirsi l’omicidio della donna, gli inquirenti fanno sapere che continuano gli accertamenti e raccolta d’informazioni utili per conoscere la vera identità, ad oggi ancora sconosciuta.
Gli abiti della donna
Nella giornata del 13 aprile il reparto operativo del comando provinciale legione carabinieri ‘Veneto’ di Rovigo, inoltre, aveva autorizzato dalla procura della repubblica di Rovigo, ha divulgato cinque immagini degli abiti indossati dalla vittima.
Un fatto per cercare di dare una svolta concreta alle indagini. Gli abiti ritrovati e indossati dalla donna sono una tunica tipo ‘etnico’ di colore blu elettrico con collo alla ‘coreana’ ricami particolari di fiori, sfumature rosse e gialle nella parte bassa, pantaloni modello jeans e poi una blusa a cerniera di ciniglia rosa con un ricamo di fiori.
Quest’ultima pare un indumento utilizzato solitamente tra le mura domestiche. A distanza di quasi un mese da questa divulgazione, non sono giunti riscontri o segnalazioni che permettano di aggiungere elementi all’identificazione della donna.
Si rinnova, quindi, l’appello degli investigatori di contattare i carabinieri per qualsiasi informazione che possa essere utile. (fonte ilrestodelcarlino.it)