Operaio muore schiacciato da un pesante sacco di mangimi
Operaio muore schiacciato da un pesante sacco di mangimi. Un operaio di 57 anni, residente a Reggiolo, R.R., è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro accaduto in mattinata alla ditta Methodo Chemical, in via Ampere, nella zona industriale di Novellara.
L’uomo, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Novellara e della Medicina del lavoro dell’Azienda sanitaria locale, era impegnato a lavorare quando, verso le 10 di stamattina, improvvisamente è stato investito e schiacciato da un sacco di mangimi del peso di 12 quintali, che era su un muletto.
I colleghi, non appena si sono accorti dell’emergenza, sono stati i primi a dare l’allarme ai soccorsi, con l’arrivo sul posto dell’ambulanza della Croce rossa locale, del personale dell’automedica di Guastalla e dei vigili de fuoco del distaccamento della Bassa.
Questi sono raggiunti poco dopo dall’elisoccorso giunto da Pavullo, atterrato nel cortile interno dell’azienda. I soccorsi sono purtroppo stati inutili per l’operaio. Troppo gravi le lesioni riportate dall’impatto con il pesante sacco.
Dopo aver constatato il decesso dell’uomo, sono avviati gli accertamenti tecnici sulla dinamica di quanto accaduto. Occorre anche capire il momento esatto in cui l’infortunio si è verificato, visto che non avrebbe avuto testimoni diretti.
Solo poco più tardi alcuni colleghi di lavoro hanno scoperto il sacco a terra, che aveva colpito l’operaio. Occorre anche capire come sia potuto capitare un simile infortunio e se tutte le misure di sicurezza erano messe in atto, come prevede il protocollo di prevenzione.
Il corpo, come da prassi, è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di completare gli accertamenti.
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La ricerca è concentrata sempre nell’area circostante l’azienda agricola Le Valli, in particolare si sta proseguendo con le perforazioni e i carotaggi di tutte le serre e le aree che finora non erano ancora esplorate a fondo.
L’attività di carotaggio diventa basilare per l’impiego delle unità cinofile che ieri mattina sono tornate all’opera con i loro conduttori del nucleo cinofili dei carabinieri di Bologna, che sono ormai “di casa” in questi terreni agricoli, dove già da tempo stanno effettuando gli accertamenti con i cani molecolari.
Intanto, però, il raggio di azione delle ricerche è esteso ulteriormente. Spostato pure verso i campi attorno a un edificio crollato e inagibile da tempo, a circa un chilometro dall’azienda agricola; dove è presente un piccolo bosco che in queste ore i carabinieri stanno controllando palmo a palmo, insieme all’unità cinofila di Bologna.
Saman Abbas, i cani ‘detective’ cercano il corpo
E non si escludono neppure controlli in alcuni cantieri della zona; che la sera del presunto delitto non erano interessati dalle attività di tecnici e operai; fornendo così un possibile nascondiglio per un cadavere, lontano da occhi indiscreti.
Ieri mattina, inoltre, è eseguita l’analisi di alcune zone precise, anche in base alle attività svolte con l’elettromagnetometro e ai dati forniti dagli ultimi sopralluoghi. Proprio i dati emersi dai sopralluoghi di venerdì mattina sono nuovamente analizzati in laboratorio.
Per cercare di individuare qualche elemento sospetto rilevato nel sottosuolo. Il sofisticato impianto di ricerca continua ad essere utilizzato nelle serre e nelle aree ancora da ispezionare.