Operaio muore sul lavoro, schiacciato da una enorme bobina d’acciaio

Redazione
Operaio muore sul lavoro, schiacciato da una enorme bobina d’acciaio

Operaio muore sul lavoro, schiacciato da una enorme bobina d’acciaio. Un lavoratore di una ditta esterna, è morto in seguito alle ferite riportate in un infortunio sul lavoro.

Il tragico incidente si è verificato in tarda mattinata allo stabilimento Marcegaglia di Ravenna. Immediatamente è scattato l’allarme con l’arrivo sul posto dei sanitari del 118.

Sono arrivati con un’ambulanza e un’auto con medico a bordo. Sul posto sono intervenuti sia i tecnici della Medicina del Lavoro dell’Ausl Romagna che i carabinieri. La vittima aveva 63 anni.

Schiacciato da un peso di 1.500 kg

Secondo le prime verifiche, l’uomo è schiacciato da un coil, pesante bobina di acciaio dal peso di una tonnellata e mezzo, movimentata a mezzo carro ponte in uno spazio di stoccaggio.

Alessio Lombardi dell’RSU / RLS Marcegaglia spiega che l’incidente è provocato molto probabilmente per schiacciamento del dipendente da parte di una bobina di nastrino d’acciaio.

Il pezzo pesa circa 1.500 kg ed è movimentato a mezzo carro ponte in uno spazio di stoccaggio delle bobine definito “abbastanza angusto”. “Il carroponte in questione – aggiunge Lombardi – non è dotato di bozzello girevole.

Bozzello che serve ad effettuare la rotazione del gancio in maniera elettrica, ma deve venire indirizzato a mano. Per cui l’operatore deve agganciare la bobina a mano, stando vicino al carico pesante che aggancia.

In una posizione pericolosa, in uno spazio di stoccaggio molto angusto che in caso di errore di manovra non gli consente una via di fuga”.

Sciopero immediato

I tre principali sindacati Cgil, Cisl e Uil assieme alle rappresentanze di base in Marcegaglia, a Usb e Sgb, hanno proclamato per oggi uno sciopero immediato di otto ore su tutti i turni di lavoro, chiedendo chiarimenti sull’incidente.

“È necessario che la Direzione Aziendale e la direzione di Co.Fa-Ri convochino immediatamente le Organizzazioni Sindacali, la RSU e gli RLS per comprendere le dinamiche dell’accaduto e porre in essere ogni provvedimento utile affinché cessino eventi di tale gravità”, affermano da Cgil, Cisl, Uil e RSU FIM FIOM E UIM.

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