Ora solare: quando spostare le lancette quest’anno

Torna l’ora solare malgrado la petizione: lancette indietro di un'ora nella notte tra il 26 e il 27 ottobre

Redazione
Ora solare: quando spostare le lancette quest’anno

Ora solare: quando spostare le lancette quest’anno. Torna l’ora solare malgrado la petizione: lancette indietro di un’ora nella notte tra il 26 e il 27 ottobre.

Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, l’ora solare tornerà, spostando indietro le lancette di un’ora. Questa prassi, conosciuta come ora legale, è stata introdotta per sfruttare al meglio la luce solare, risparmiando in termini energetici e fornendo ai cittadini più ore di luce.

Questa variazione convenzionale dell’orario astronomico ha origine dal 1916, anche se, negli anni, la sua applicazione è variata: fino al 1966 era adottata solamente nel periodo estivo.

A partire dal 1981, l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Nonostante i benefici dell’ora legale, il ritorno all’ora solare può causare alcuni inconvenienti a livello fisico.

Mini jet lag

La neuropsichiatra infantile Anna Lo Bue, dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Cnr (Cnr-Irib), spiega come il cambio d’orario può determinare un sovraffaticamento simile a un “mini jet lag”.

Questo può risultare in disturbi del sonno temporanei, mal di testa, stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, fluttuazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

Questi effetti sono particolarmente evidenti nei bambini e negli anziani, i soggetti più sensibili a questo cambiamento. Tuttavia, il passaggio all’ora solare può apportare benefici alle cosiddette “persone gufo”, che tendono a dormire tardi.

Infatti, la modifica dell’orario può influenzare la secrezione di ormoni, alterando diversi processi nell’organismo.

Per minimizzare l’impatto negativo del cambio d’orario, Lo Bue suggerisce di esporre il proprio corpo alla luce del sole nelle ore centrali della giornata e di spostare gradualmente gli orari di sonno e dei pasti, anticipando questi di circa dieci minuti rispetto alle abitudini usuali.

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