Orribile storia: sequestra e violenta una 21enne che resta incinta

Redazione
Orribile storia: sequestra e violenta una 21enne che resta incinta

Orribile storia: sequestra e violenta una 21enne che resta incinta. Una ragazza di ventuno anni della provincia di Bari sequestrata e violentata per mesi. Il suo aguzzino, secondo la ricostruzione, l’ha chiusa in casa e ha sigillato ogni uscita con lucchetti e nastro adesivo.

Soccorsa dalla Polizia, la giovane ha riferito di essere incinta e ha raccontato agli agenti che a dicembre 2020 si era allontanata volontariamente dalla casa dei genitori, trovando ospitalità a casa di quell’uomo che poi si sarebbe trasformato nel suo aguzzino.

L’uomo accusato è Ismail Mahmed, pregiudicato di trentuno anni di nazionalità egiziana, regolare sul territorio nazionale, che è finito in carcere per sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

L’uomo, sottoposto a un controllo perché non indossava correttamente la mascherina, è risultato essere persona con precedenti penali e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico.

L’atteggiamento dell’uomo ha insospettito la polizia

A quanto ricostruito, durante le fasi del controllo il 31enne è apparso molto nervoso; e ha cercato di evitare di fornire indicazioni in merito all’indirizzo di casa sua. Un atteggiamento che ha insospettito i poliziotti.

Gli agenti, dopo essere riusciti a risalire al domicilio, hanno effettuato una perquisizione a casa. Arrivati sul posto, hanno quindi subito rilevato che alla porta d’ingresso, nonostante una regolare serratura, c’era anche un lucchetto che poteva essere aperto solo dall’esterno.

Sul posto l’uomo si è rifiutato più volte di aprire la porta di accesso, nonostante i ripetuti inviti degli agenti. Dopo alcuni minuti, i poliziotti sono riusciti a farsi consegnare le chiavi e sono entrati in casa.

E a quel punto hanno scoperto che c’era una giovane donna rinchiusa. Lei ha raccontato che, dopo un primo periodo di regolare convivenza, lui avrebbe più volte abusato sessualmente di lei e le avrebbe vietato di uscire da sola.

Non solo, le avrebbe anche impedito di utilizzare il telefono e oscurato con dei pannelli adesivi tutte le finestre dell’abitazione. La ragazza ha dichiarato che poteva uscire solo in compagnia del suo aguzzino. La ragazza è ora affidata all’assistenza del personale di un Centro Anti Violenza.

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