Padernello: Ivano Rizzato, storico barbiere, morto per il troppo caldo
Padernello: Ivano Rizzato, storico barbiere, morto per il troppo caldo. Si è sentito male dietro il distretto sanitario di via La Motta. Ivano Rizzato, storico barbiere di Padernello, in provincia di Treviso, se n’è andato così. Aveva 60 anni.
Nel primo pomeriggio di ieri, verso le 14, stava guidando il trattore sotto il sole cocente di una delle giornate più calde dell’estate, con un picco arrivato a 37,1 gradi e una temperatura percepita ben oltre i 40.
Nonostante questo, non sembravano esserci problemi. Fino a poco prima aveva chiacchierato con alcuni amici. Di seguito, invece, è colto da un malore improvviso che si è rivelato fatale.
I soccorsi
Sul posto, a poche centinaia di metri dal suo salone, è intervenuto l’elisoccorso del Suem118 di Treviso. I sanitari hanno provato a rianimarlo con il massaggio cardiaco. E’ stato usato anche il defibrillatore per provare a scongiurare fino all’ultimo l’arresto cardiocircolatorio.
Ma non c’è nulla da fare. E alla fine non è rimasto che constatarne il decesso. La notizia della scomparsa di Ivano Rizzato ha sconvolto Padernello.
Anche sui social si sono accavallati messaggi e ricordi. “Stava bene. Niente faceva presagire quello che è successo – si legge – ricorderemo sempre con affetto il suo bellissimo sorriso, sempre disponibile per tutti”.
Anche il Suem è in allerta per il gran caldo
Si contano almeno 4 interventi al giorno in tutta la provincia. “L’attenzione è alta a fronte del bollino rosso per disagio fisico nell’intera regione – spiega Marialuisa Ferramosca, direttrice della centrale operativa del Suem di Treviso – fino a questo momento, comunque, non abbiamo assistito a una vera e propria impennata delle richieste di soccorso direttamente collegate al caldo.
Si resta in media sui quattro interventi al giorno. In altre ondate di calore, invece, eravamo arrivati a contarne anche tra i 40 e i 50 al giorno”. L’ipotesi è che la sensibilizzazione e i bollettini diffusi a livello regionale abbiano indotto molte persone a muoversi con cautela.
“Se possibile meglio non uscire durante le ore più calde della giornata – non si stanca di ripetere Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – meglio rimanere al riparo in casa in particolare tra le 12 e le 18, senza fare lavori in giardino o in orto e ricordandosi di bere molto per avere una giusta idratazione”.
Raccomandazioni che valgono ancora di più per chi abita da solo ed è costretto a convivere con diabete, ipertensione e problemi di cuore.