Padre Luigi Bassetto muore in ospedale. Gli è somministrata morfina ben oltre i limiti

Un infermiere di 45 anni, che ora è indagato per omicidio colposo, gli avrebbe iniettato morfina 10 volte oltre il limite. Disposta autopsia sul corpo di padre Bassetto

Redazione
Padre Luigi Bassetto muore in ospedale. Gli è somministrata morfina ben oltre i limiti

Padre Luigi Bassetto muore in ospedale. Gli è somministrata morfina ben oltre i limiti. Un infermiere di 45 anni, che ora è indagato per omicidio colposo, gli avrebbe iniettato morfina 10 volte oltre il limite. Disposta autopsia sul corpo di padre Bassetto.

Padre Luigi Bassetto, 80 anni, sarebbe morto a causa di un’iniezione di morfina eccessivamente elevata somministrata da un infermiere. La Procura di Belluno ha aperto un’indagine dopo aver ricevuto una segnalazione dalla direzione sanitaria dell’ospedale.

L’infermiere di 45 anni è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo e un’autopsia è stata ordinata per lunedì, con l’incarico affidato all’anatomopatologo Antonello Cirnelli.

Padre Luigi Bassetto, residente a Setteville, in provincia di Belluno, è deceduto il 19 giugno nell’ala di Medicina dell’ospedale di Feltre. Era stato ricoverato all’inizio di giugno a causa di un problema cardiaco.

Il Castello di Santa Maria, la casa dove padre Bassetto risiedeva da tempo, è colpito dal lutto. Quando chiamiamo, la sua caregiver ci avverte che non ha tempo da perdere e passa la chiamata a un volontario collaboratore dei padri Comaschi.

Rinviato il funerale del Padre

Ci spiega che il castello è stato bombardato di telefonate da persone in cerca di informazioni sulla morte del religioso, conosciuto in Veneto e Lombardia. Tutti aspettavano il funerale che era programmato per la mattina seguente, ma è stato rinviato senza una nuova data annunciata tramite una comunicazione al rosario della sera precedente.

Il volontario racconta con entusiasmo che Padre Luigi Bassetto era stato il pilastro spirituale dell’associazione di San Girolamo, la cui sede principale era proprio nel maestoso Castello di Quero, dove egli risiedeva nel meraviglioso territorio del Feltrino.

“Incredibilmente, in 20 anni ha accompagnato oltre 4mila famiglie“, sottolinea il volontario, “e si tratta di un sodalizio straordinario che si dedica a educare i giovani all’affettività e alla sessualità, accompagnandoli dalla quinta elementare fino alla quarta superiore“.

Di tutte le imprese straordinarie compiute nella sua vita, che l’hanno portato a entrare in contatto con migliaia di persone e a seminare il bene ovunque, padre Bassetto aveva un folto gruppo di volontari che lo assisteva da ben 4 anni, proprio perché dopo aver subito una serie di ictus aveva bisogno di un sostegno costante.

“Porto con me l’eccellenza dell’assistenza che gli è stata garantita dall’ospedale di Feltre“, sottolinea con orgoglio il volontario. “Ora, seppur con un po’ di tristezza, ci troviamo dinanzi a questo ritardo nell’organizzazione delle esequie, ma comprendiamo che non possiamo fare altro che accettare questa situazione.

Con pazienza aspettiamo lo svolgimento delle indagini che, siamo fiduciosi, si concluderanno in modo sereno: padre Bassetto era malato da tempo e veniva assistito con cura, l’evolversi della sua malattia era prevedibile”.

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