Palermo, le donne della mafia gestiscono la cassa. Affari coi carrelli al mercato ortofrutticolo
Palermo, le donne della mafia gestiscono la cassa. Affari coi carrelli al mercato ortofrutticolo. A finire al centro dell’inchiesta della DDA di Palermo che ieri ha portato a 90 arresti ci sono anche gli affitti dei carrelli metallici che i commercianti utilizzano nel mercato ortofrutticolo di Palermo. Un business con a capo il boss Giovanni Fontana ma con il coinvolgimento della madre, Angela Terrasi e la sorella del boss, Rita.
In un’intercettazione telefonica la madre, Angela Terrasi, chiedeva al figlio di tornare più spesso da Milano per controllare le entrate degli affitti dei carrelli perché a breve aveva la rata del mutuo da pagare.
Da quest’intercettazione viene fuori il ruolo delle donne nel clan confermato dal procuratore aggiunto di Palermo, Salvo De Luca: “Le donne – ha spiegato – vengono coinvolte in alcune attività dei clan, ad esempio la gestione delle casse mafiose. Non si parla di affiliazione ma di un ruolo negli affari sì”.
Il pentito
A spiegare come funzionava il giro sui carrelli è stato Vito Galatolo un pentito che in un interrogatorio del 2014 disse: “Quando un commerciante va a comprare la frutta questi qua ci vanno, gliela portano sul posto e gli danno 5 euro, 3 euro, 10 euro… quelli che è! E sono tanti… il business c’è!”.
Ma non tutto fila sempre liscio, perché chi gestisce l’affare non dà sempre alla “famiglia” quanto era stato pattuito. “Quello delle carrettelle dov’è? – chiede il boss Giovanni Fontana intercettato dagli inquirenti – Ora ci vado! Lo vado ad ammazzare a questo!”. “Dove sono i soldi!? – chiede Fontana – Eravamo rimasti che mi dovevi dare tanto! No che facevano o non facevano… perchè me li dai dalla tua tasca!”.
L’indagine
“Quest’indagine dimostra, ancora una volta, che Cosa Nostra ha un controllo capillare del territorio – commenta il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi -. Nessuna attività economica sfugge al tentativo di condizionamento dei boss che arrivano a controllare perfino i banchetti di vendita dei mercati rionali. ‘Lo scaro è nostro’, si sente in una intercettazione che si riferisce proprio al mercato ortofrutticolo”.
Vanessa Miceli