Palermo, operazione “Eride”, 15 arresti famiglia mafiosa Corso Calatafimi

Palermo, operazione “Eride”, 15 arresti famiglia mafiosa Corso Calatafimi. Questa mattina, a Palermo, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il provvedimento è emesso dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 15 indagati.
Tutti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e vendita di droga, commessi con l’aggravante delle finalità mafiose.
La nuova struttura
ANNATELLI Filippo, al vertice della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi, demandava la gestione operativa ad altri sodali. Autorizzava le iniziative di volta in volta prospettate; e manteneva i rapporti con le figure qualificate delle altre famiglie mafiose palermitane, intervenendo in prima persona in caso di frizioni tra i membri delle diverse consorterie.
MIRINO Salvatore e SCALAVINO Enrico, deputati alla gestione operativa dei traffici e dello smercio della droga, fungevano da intermediari. MASSA Giuseppe, detto “Chen”, e GIARDINA Ferdinando, responsabili della fornitura dello stupefacente ai pusher di livello inferiore, erano incaricati anche della riscossione del denaro derivante dalla vendita della droga.
L’approfondimento investigativo svolto sugli affiliati, inoltre, permetteva di registrare, nel marzo e nell’aprile 2018, due summit avvenuti all’interno di una “parruccheria” palermitana presieduti da ANNATELLI Filippo.
Al primo partecipavano MIRINO Salvatore e RIZZUTO Gaspare, reggente della famiglia mafiosa di Palermo Centro; mentre al secondo prendeva parte, oltre al RIZZUTO, anche PISPICIA Salvatore, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Porta Nuova.
Dopo alcune imprudenti espressioni di SCALAVINO Enrico, i due incontri si erano resi necessari per chiarire, piuttosto, la persistenza di ottime relazioni tra i sodalizi; e l’intenzione di continuare a collaborare nell’illecito traffico; e nella successiva redistribuzione di stupefacenti, attività illecita redditizia e funzionale a garantire introiti per cosa nostra palermitana.