Palermo: recuperato il video che incastra gli stupratori

Redazione
Palermo: recuperato il video che incastra gli stupratori

Palermo: recuperato il video che incastra gli stupratori. Il video integrale che incastra i sette giovani arrestati per lo stupro avvenuto al Foro italico di Palermo lo scorso 7 luglio è stato recuperato.

Secondo gli inquirenti si tratterebbe del filmato recuperato dal cellulare del 22enne coinvolto, il più grande del gruppo, l’unico che conosceva la ragazza.

I fotogrammi dello stupro sono così estrapolati, ricostruendo il ruolo che ha avuto ognuno di loro quella notte, e soprattutto demolendo la tesi difensiva del branco, incentrata sul consenso della 19enne.

Nel filmato si vede quindi anche come gli abusi siano operati anche dall’unico giovane, tra i sette coinvolti, che era minorenne al momento dell’abuso e che aveva parlato di “un pentimento” in un primo momento, ottenendo di essere scarcerato e assegnato a una comunità.

I sette arrestati in carceri diverse

Ma che poi è ricondotto dietro le sbarre perché si vantava sui social di quanto aveva fatto. I sette sono distribuiti ora fra i penitenziari della Sicilia occidentale, Termini Imerese, Trapani, Agrigento, Sciacca, Favignana e Castelvetrano.

Nei giorni scorsi ne era chiesto il trasferimento dal carcere di Palermo per paura di possibili ritorsioni da parte degli altri detenuti.

Fino a questo momento si era parlato di filmati di pochi secondi che il 22enne avrebbe mandato “a chi li dovevo mandare” e per poi cancellarli dal telefono.

Ma secondo il Corriere della Sera si tratterebbe di un filmato di 15 minuti. Proprio quella frase, intercettata,”li mando a chi li dovevo mandare” ha suscitato l’attenzione degli investigatori. Il sospetto è che il ragazzo volesse vendere quel video.

E non a caso dopo che la vicenda ha catalizzato l’attenzione dei media, in alcuni canali Telegram sarebbe partita la caccia al video, con offerte anche economiche a chi fosse riuscito a recuperarlo. Chi ha provato a cercarlo si è imbattuto però al massimo in qualche truffa.

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