Panettiere si impicca in un capannone

Redazione
Panettiere si impicca in un capannone
foto repertorio

Panettiere si impicca in un capannone di sua proprietà. Una tragedia ha scosso l’alto Casertano: un panettiere è stato trovato ieri sera privo di vita in un magazzino di sua proprietà.

La vittima si chiamava Pietro De Lellis, aveva circa 60 anni e lavorava come panettiere. Il dramma è maturato ad Alife, in provincia di Caserta, paese dove l’uomo viveva e dove gestiva un panificio insieme alla moglie.

Negli ultimi anni la figlia era subentrata nella gestione dell’attività e lui aveva continuato a collaborare con il solito entusiasmo. Stando a quanto emerso il 60enne panettiere è stato trovato impiccato ad una trave in un capannone di sua proprietà in paese.

L’ipotesi presa in seria considerazione è quella del gesto estremo. Al momento non si conoscono ancora le motivazioni che avrebbero portato il panettiere a togliersi la vita.

Indebita percezione del reddito di cittadinanza, denunciato 31enne

Proseguono i controlli finalizzati a scovare irregolarità in materia di elargizione di denaro da reddito di cittadinanza. I Carabinieri della Compagnia di S. Bartolomeo in Galdo e della Stazione di Castelfranco in Miscano, al termine di verifiche ed accertamenti, hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Benevento un trentunenne già noto alle forze dell’ordine, per indebita percezione del reddito di cittadinanza.

500 euro al mese

L’uomo, allo scopo di ottenere il sussidio, aveva attestato nella relativa domanda, circostanze non corrispondenti alla realtà avendo omesso di indicare di essere proprietario di un’auto con cilindrata superiore a quella consentita, ricevendo il beneficio, revocato  a seguito del controllo, dell’importo di circa 500 € nel mese di Febbraio scorso.

Si tratta di un secondo episodio. Infatti, l’uomo aveva già realizzato analoga condotta nel 2020 quando il sussidio gli fu revocato a seguito di un controllo dell’Arma ed in quella circostanza non aveva neanche restituito la somma indebitamente percepita pari a circa 2.000 €.

La tematica è motivo di sensibile attenzione istituzionale di controllo da parte di tutte le articolazioni del Comando Provinciale Carabinieri di Benevento, spesso in sinergia con il locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e pertanto non si escludono che in futuro nuove o analoghe condotte fraudolente saranno individuate nei confronti di chi richiede il beneficio.

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