Paolo Bonolis: «Non ho armi per affrontare ciò che è successo»
Paolo Bonolis: «Non ho armi per affrontare ciò che è successo» Il conduttore: «Non mi dispiace che mia moglie Sonia si sia trasferita perché è quello che desidera e quando vuoi bene a una persona, imporle qualcosa che non desidera è una pura cattiveria. Ma non è il mio percorso»
Paolo Bonolis da conduttore si trasforma in scrittore. Si tratta di una metamorfosi incredibile per una persona che ha una grandissima cultura alle spalle. Di sicuro leggerlo sarà un piacere. Abbiamo tratto alcuni punti dell’intervista che mettono in luce una parte del carattere di Bonoli molto importante.
Riportiamo intervista di Il Corriere: “Intervistare Paolo Bonolis è come camminare sulle uova. Anche se ti impegni, è inevitabile romperne qualcuna. Alla impeccabile gentilezza corrisponde una riservatezza di ferro.
E quando le due caratteristiche entrano in conflitto gli spunta una lievissima balbuzie, appena percettibile, che lascia all’interlocutrice la sensazione di aver fatto l’ennesimo passo falso.
Ci incontriamo a Roma, negli Studi Elios, per parlare del primo romanzo di Paolo Bonolis, Notte fonda, ora in libreria a tre anni dall’autobiografia scritta sempre per Rizzoli. Dal monologo è passato al dialogo. Che si svolge tra marito e moglie nell’arco di una notte di primavera del 2023.
Dice che assomiglia più a una pièce teatrale. Ed è vero. Dice che non c’è alcun riferimento familiare. E forse è meno vero. Almeno nelle sfumature, nelle scarpe di lei con il tacco che a lui piacciono, nella sottile elettricità che unisce la coppia, nell’esclamazione sconsolata:
«Perché… perché… perché ama quella vipera» riferito alla consorte letteraria che nella scuola superiore forense primeggiava sull’interrogatorio e sul controinterrogatorio (dote preziosa se si soffre di gelosia retroattiva)”
Parole molto decise quelle del giornalista de Il Corriere. La riservatezza di Bonolis ci piace e lo rende il personaggio televisivo che ci piace. Non perdere le altre news
