Paolo Borselli morto annegato a Trieste mentre lavora. Finisce in mare col muletto
Paolo Borselli morto annegato a Trieste mentre lavora. Finisce in mare col muletto. Lo hanno trovato morto nelle acque all’interno del porto di Trieste.
Paolo Borselli, 58enne, dipendente dell’Alpt, l’Agenzia per i lavoratori portuali di Trieste, è rimasto vittima di un tragedia al Molo VII, dopo essere caduto in mare con il muletto probabilmente mentre era impegnato nel fare retromarcia.
A dare l’allarme sono i colleghi di lavoro che non l’hanno visto rientrare. Gli infermieri della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria hanno inviato sul posto l’equipaggio dell’automedica e dell’ambulanza.
I soccorsi
I soccorsi, però, si sono rivelati inutili, la rianimazione per interminabili minuti non è servita a salvare la vita a Paolo Borselli. Le indagini sono condotte dalla polizia marittima. Intanto il dramma ha portato alla protesta dei lavoratori raggruppati nelle ore successive al dramma davanti al Varco 4 per un sit-in.
Il presidente dell’Autorità portuale di sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia sottolineando l’impegno per garantire la sicurezza sul lavoro.
“Sono profondamente scosso da questa tragedia. A nome mio personale e di tutta la comunità portuale esprimo alla famiglia di Paolo Borselli la nostra vicinanza e partecipazione al dolore.
Posso solo confermare che continueremo a operare e investire affinché simili terribili episodi non si verifichino più“. È il messaggio di cordoglio di Zeno D’Agostino.
“Abbiamo posto il tema del lavoro, e della sicurezza sui luoghi di lavoro, al centro del nostro mandato e fin da principio come testimoniano tanti atti concreti e tanti progetti. Non ho parole – conclude – per dire la frustrazione e lo sconcerto dinanzi alla morte di Borselli, che ci chiede e anzi pretende da noi di continuare a impegnarci per il futuro“.
Il ricordo del figlio
Molti gli affezionati colleghi che si stringono intorno alla famiglia di Paolo e a suo figlio, a sua volta lavoratore portuale, che su Facebook pubblica un commosso post di cordoglio: “Sarai sempre il mio Superman preferito. Sei stato un punto di forza per tutta la mia vita e sarai sempre al mio fianco. Riposa in pace ‘vecio’ mio, unico al mondo. Ti amo infinitamente papà, stammi sempre vicino“.