Paolo Borsellino: 33 anni dalla strage di via D’Amelio

Dell'efferato delitto, in cui morirono anche 5 persone della scorta, si sta ancora cercando la verità. Oggi a Palermo arriva Piantedosi

Redazione
Paolo Borsellino: 33 anni dalla strage di via D’Amelio

Paolo Borsellino: 33 anni dalla strage di via D’Amelio. Dell’efferato delitto, in cui morirono anche 5 persone della scorta, si sta ancora cercando la verità. Oggi a Palermo arriva Piantedosi.

La strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta, vittime di un attentato mafioso con tritolo, verrà ricordata a 33 anni dall’eccidio.

Si sottolinea l’importanza di continuare le indagini per fare piena luce su questa stagione di violenza, evidenziando come, a 33 anni di distanza, permangano ancora ombre legate a depistaggi, complicità interne e misteri irrisolti.

La Procura di Caltanissetta, con il supporto della Procura nazionale antimafia, ha riaperto indagini, coinvolgendo nuove figure e cercando prove, come l’agenda rossa scomparsa.

Le iniziative in ricordo della strage

Le iniziative commemorative a Palermo, tra momenti di memoria, laboratori educativi, convegni e dibattiti, mirano a mantenere viva la consapevolezza e l’impegno contro la criminalità organizzata.

Autorità e familiari delle vittime ribadiscono la necessità di verità e giustizia, considerandole fondamentali per la democrazia italiana.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi partecipa oggi alle commemorazioni, evidenziando come il sacrificio di Borsellino e della sua scorta rappresenti un monito e un’ispirazione per le nuove generazioni nella lotta alla mafia.

Il persistere di un “debito di verità” nei confronti delle vittime e del Paese rimane vivo. Si sottolinea anche l’importanza di non fermare mai la ricerca della giustizia e la memoria storica per contrastare efficacemente la criminalità organizzata.

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