Partinico: Armando Palmieri, pentito di mafia, trovato morto

Redazione
Partinico: Armando Palmieri, pentito di mafia, trovato morto

Partinico: Armando Palmieri, pentito di mafia, trovato morto. Era stato un testimone chiave nel processo di Caltanissetta che ha condannato all’ergastolo Matteo Messina Denaro come uno dei mandanti delle stragi di Falcone e Borsellino.

Il collaboratore di giustizia Armando Palmeri è trovato morto nel pomeriggio sulla strada della sua abitazione di Partinico, alle porte di Palermo. Sono in corso accertamenti per ricostruire quanto accaduto, anche se per il momento la pista più accreditata è quella della morte causata da malore, forse da infarto.

Armando Palmieri non era più da tempo nel programma di protezione, ma restava un punto di riferimento per le indagini sulle stragi svolte dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Autista del capomafia Vincenzo Milazzo

Era stato, Armando Palmieri, l’autista del capomafia di Alcamo Vincenzo Milazzo, ucciso poco prima della strage di via D’Amelio perché si era dichiarato contrario all’uso delle bombe. Un giorno dopo la sua morte, fu assassinata anche la compagna Antonella Bonomo, che in quel momento era incinta.

Armando Palmeri aveva raccontato ai magistrati anche di incontri tra Milazzo e personaggi interni ai servizi segreti. Sarebbero tre gli appuntamenti avvenuti nel 1992, tutti a distanza di mesi l’uno dall’altro. “Mi confidò che erano persone che conosceva da tempo” aveva detto Palmeri ai magistrati palermitani.

Secondo quanto da lui raccontato, a Milazzo era stato chiesto di adoperarsi per la “destabilizzazione dello Stato” attraverso atti terroristici da compiere fuori dalla Sicilia.

“Lui però era contrario a queste cose, diceva che non avrebbero portato un vantaggio a Cosa Nostra”. Il verbale sugli uomini corrotti nei servizi segreti fu ripreso dal procuratore aggiunto di Caltanissetta Gabriele Paci.

Lo stesso che ha voluto il processo a Messina Denaro, imputato di essere uno dei mandanti degli omicidi di Falcone e Borsellino. Il processo è giunto in appello, ma è fermo perché non è trovato un avvocato d’ufficio.

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