Pasquale Apicella, la moglie: “Io e i miei figli non lo potremo più riabbracciare”

Redazione
Pasquale Apicella, la moglie: “Io e i miei figli non lo potremo più riabbracciare”

La vedova Apicella, Giuliana Ghidotti, moglie del poliziotto di 37 anni ucciso mentre era in servizio a Napoli, ha ringraziato tutti quelli che in questi giorni hanno pianto la morte del marito insieme alla sua famiglia.
“Io e i miei figli non lo abbiamo più visto, non lo potremo più riabbracciare perché ci è stato strappato via mentre, con coraggio, faceva il suo dovere. Nulla sarà più come prima per me e per i nostri bambini e non sappiamo come potrà essere il nostro futuro senza di lui”.

I ringraziamenti della moglie

Pasquale Apicella è deceduto nella notte tra il 26 e il 27 aprile quando un’auto con a bordo alcuni malviventi che scappavano dopo aver commesso un furto in banca si è scontrata con la volante sulla quale il poliziotto viaggiava con un collega.
La donna ci ha tenuto a ringraziare “tutti quelli che hanno pianto insieme a me e ai miei bambini la perdita del nostro amato”, in particolare “alle istituzioni, al Corpo della Polizia di Stato, alle forze armate, ai corpi armati dello Stato, ai vigili del fuoco, alle amministrazioni locali e ai tantissimi concittadini che hanno voluto dimostrare la loro vicinanza con un gesto di tangibile solidarietà”.

La convalida del fermo

Il 29 aprile, il Gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo per i quattro rapinatori di etnia rom che sono stati arrestati per la morte del poliziotto.
Tre di loro sono accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, tentata rapina, tentato furto, lesioni dolose e ricettazione, il quarto è accusato per favoreggiamento.
Vanessa Miceli

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