Patricia Masithela sbranata dai cani. Le foto del corpo nudo e maciullato su WhatsApp
La denuncia alla Procura della repubblica di Latina è partita cinque mesi fa per vilipendio di cadavere e revenge porn
Patricia Masithela sbranata dai cani. Le foto del corpo nudo e maciullato su WhatsApp. La denuncia alla Procura della repubblica di Latina è partita cinque mesi fa per vilipendio di cadavere e revenge porn.
Patricia Masithela, ventiseienne madre di un bambino di cinque anni e barista con il sogno di diventare cantante, è stata brutalmente uccisa da un branco di cani randagi nella notte tra il 12 e il 13 gennaio in una villetta al Piccarello, vicino al centro di Latina.
Dopo il tragico evento, le immagini del corpo martoriato di Patricia, seminudo e dilaniato dai morsi di cani che erano un incrocio tra corso e pitbull, sono state diffuse in numerosi gruppi WhatsApp, superando i confini della regione Lazio.
La denuncia dei genitori
Questo atto ha costretto la famiglia a denunciare formalmente alla Procura per vilipendio di cadavere con l’aggravante dell’oscenità e per revenge porn.
A distanza di cinque mesi dalla querela, i familiari hanno organizzato un sit-in davanti al tribunale di Latina, coinvolgendo parenti, amici e sostenitori, per chiedere giustizia e proteggere la memoria della giovane donna.
La manifestazione rappresenta una reazione civile contro la diffusione incontrollata di immagini lesive della dignità di una vittima e sottolinea la necessità di rispetto e tutela nei confronti dei defunti e delle loro famiglie.
Questo caso evidenzia inoltre le conseguenze sociali e legali che possono derivare dalla circolazione irresponsabile di contenuti sensibili sui social e nelle applicazioni di messaggistica.