Patrizia Russo morta sotto le coltellate del marito Giovanni Salamone
Il tragico gesto del 61enne resta avvolto da mistero. Un probabile movente potrebbe essere il trasferimento al Nord per lavoro
Patrizia Russo morta sotto le coltellate del marito Giovanni Salamone. Il tragico gesto del 61enne resta avvolto da mistero. Un probabile movente potrebbe essere il trasferimento al Nord per lavoro.
L’uomo, un venditore ambulante di abbigliamento, si sarebbe accanito sulla moglie con sei o sette coltellate. Dopo essere stato interrogato per diverse ore dal sostituto procuratore Andrea Tucano, è stato disposto il fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Poi Giovanni Salamone è stato portato in carcere al Cantiello e Gaeta di Alessandria.
L’uomo avrebbe collaborato con le autorità, fornendo una versione dei fatti che, secondo il suo avvocato d’ufficio Stefano Daffonchio, dipinge un quadro di smarrimento e incomprensione da parte dell’accusato: «Non sa capacitarsi di quanto commesso», ha dichiarato Daffonchio.
Il probabile movente
In verità, un probabile movente potrebbe essere stata la distanza dalla loro terra natìa, cioè Agrigento. A quanto pare il Salamone non era molto contento del nuovo incarico accettato dalla moglie sin dall’inizio. Lei insegnava sostegno fino a 2 anni fa all’istituto Andrea Camilleri a Favara, in provincia di Agrigento.
Secondo quanto si apprende, i due figli della coppia, che vivono fuori dalla provincia, saranno ascoltati dagli investigatori nei prossimi giorni, così come altre persone vicine ai coniugi.
Il figlio è assistente di cattedra in Spagna, mentre la figlia è studentessa universitaria di veterinaria a Pisa.
Il femminicidio di Patrizia Russo lascia molte domande senza risposta. La mancanza di una lite o di segnali di tensione domestica sollevano molti dubbi che solo ulteriori indagini potranno ora chiarire.
Vanessa Miceli
